immagine home.jpg
Si scrive Stalker Teatro, si legge DIFFERENTI SENSAZIONI
a cura di Roberto Canavesi
Trentatreesima edizione per la rassegna dedicata alla contaminazione tra i linguaggi dello spettacolo dal vivo
Torino, alle Officine CAOS, da sabato 26 settembre a sabato 21 novembre 2020
La formula è quella consolidata con due spettacoli a sera per cinque appuntamenti in un arco temporale tra fine settembre e fine novembre: il contenuto, anche questo conosciuto, è quello di un’offerta internazionale attenta alle più originali tendenze della produzione culturale contemporanea e sensibile al gusto, e alle aspettative di tutto il pubblico, a partire da quel territorio delle Vallette casa teatrale di Stalker Teatro. Stiamo parlando di Differenti sensazioni, rassegna giunta alla sua trentatreesima edizione pronta a invadere gli spazi delle Officine CAOS con il suo cartellone di produzioni inedite e di riallestimenti di successo, per cinque serate di spettacoli con protagoniste dieci compagnie. 

L’edizione 2020 si apre con due serate che ospiteranno l’esito finale di residenze artistiche svolte alle Officine CAOS: si parte sabato 26 settembre alle 21 il festival con Untold della compagnia romana Unterwasser, allestimento reduce dal debutto alla Biennale di Venezia per un viaggio introspettivo con la proiezione a vista di corpi e oggetti in cui convivono illusione e svelamento dell’artificio: a seguire delleAli Teatro di Milano presenta in prima nazionale Bee, performance ispirata al mondo delle api e al pensiero dell’artista tedesco Joseph Beuys, con la compagnia meneghina impegnata, attraverso un lavoro che ha incluso un laboratorio di sound painting con adulti e bambini, a creare "un’orchestra di corpi e voci, sintonizzati sulla frequenza delle api, una Scultura Sociale vivente per impollinare la città".


La serata di sabato 10 ottobre sarà invece dedicata al legame Italia-Francia con alle 21 Dispensa/Barzotti firmare The Barnard loop, spettacolo in cui si affronta la paura di restare soli e la sensazione di essere un piccolo punto nell'immensità dell’universo: sul tappeto sonoro creato da una voce registrata e dai rumori quotidiani, il danzatore Francesco Napoli si dividerà tra il dolore dell’abbandono e la necessità di una rinascita. In seconda serata prima nazionale per La commedia divina #like4like di Cie EsseVesse, originale tributo dantesco sotto forma di tre azioni sceniche per interrogarsi sulla complessità della relazione tra un'opera, il suo autore e il suo pubblico, usando i linguaggi della danza, della musica e dell'arte visiva.

Dalla Francia alla Spagna il passo è breve e così, sabato 24 ottobre alle 21, il musicista e performer Marc Villanova presenterà il suo Aresta, installazione scultorea costituita da un’insieme di sassofoni, sospesi con strutture metalliche, che sembrano non aver più bisogno di un intervento umano per esibirsi: musica generata da un’intelligenza artificiale che interagirà con l’esecutore arrivando a mettere in discussione la necessità di un musicista sul palco e la potenziale inutilità del suo ruolo; a seguire spazio alla compagnia torinese LabPerm ed al suo Tragedia…quell’anno in cui, progetto ideato nel periodo del lockdown realizzato con le fotografie di Stefano Stranges e i canti senza parole degli artisti di Lab Perm, uomini e donne chiusi nelle loro case e storditi dai dati dei telegiornali, impossibilitati a specchiarsi nella solidarietà delle persone che hanno scelto di agire per sostenere i loro simili in difficoltà.


Il quarto appuntamento, sabato 7 novembre, si apre con il gradito ritorno dell’estone Tiina Sööt e dall’austriaca Dorothea Zeyringer protagoniste in Lonely lonely, allestimento che vede le due performer portare in scena il tema dell’identità di genere, investigando con ironia e leggerezza la dialettica tra la necessità di essere calorosamente accolti e il bisogno di coltivare la propria dimensione privata: la serata di concluderà La nebbia della lupa di Stalker Teatro, spettacolo dei padroni di casa immaginato intorno ad una serie di visionarie suggestioni legate ad un animale simbolico e misterioso, simbolo satanico declinato al femminile, ma anche nome della sottile nebbia che si forma sullo stretto di Messina.


Differenti sensazioni
si chiuderà sabato 21 novembre con due spettacoli che scelgono la danza per esplorare il tema del doppio e l’illusorietà dell’immagine: si parte alle 21 con le Riflessioni del livornese Mo-wan Teatro, coreografia a due, interpretata da Maurizio Giunti e Claudia Caldarano, che gioca con la specularità e i suoi esiti fisici e psicologici, arrivando a definire una sorta di manuale di zoologia fantastica. A seguire il gruppo romano Cie/Twain presenterà il Romanza/riflesso realizzato da Yoris Petrillo e Caroline Loiseau, diretti da Loredana Parrella, coppia di danzatori impegnati, come spiegato dalla compagnia, in "un percorso dove Amore e Sofferenza diventano emozioni che si esprimono attraverso le fragili leggi dei nostri corpi".

Per Differenti sensazioni quest’anno spettacoli, laboratori ed eventi collegati tutti a ingresso gratuito su prenotazione: info disponibili al sito www.officinecaos.net, all'email info@officinecaos.net ed ai telefoni 011.7399833 e 348.4405034.


  • La nebbia della lupa.jpg
    La nebbia della lupa.jpg
    archivio
    cookie law
    privacy