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NEVERENDING per il racconto del rapporto tra un padre e una figlia
a cura di Roberto Canavesi
Il doloroso momento del distacco di una figlia da un padre al centro delle cronache
Torino, al Teatro Astra, martedì 3 marzo 2020
Parole e musica dal vivo in una "partitura per un corpo che racconta e un corpo che accompagna”, in altre parole il Neverending che Barbara Altissimo porta in scena in data secca al Teatro Astra per la stagione della Fondazione TPE: una figlia ed un padre, legame di un’esistenza prossimo al distacco con una vita che finisce ed una che continua. Un prima e un dopo. Il dolore di una separazione fisica ed emotiva da un genitore diventa pretesto per la riflessione sul dolore che ne scaturisce e sul bisogno di lasciare andare ciò che non è più, per ricominciare. 

"La morte di un genitore - scrive l’interprete - uno dei grandi appuntamenti della vita, qualcosa che incombe, sospeso sopra di noi, con una temporalità che non conosciamo, che non è possibile prevedere. Poi improvvisamente accade, tutto insieme e tutto diverso da come lo aspettavamo”: se a questo si aggiunge come il genitore in questione sia un padre importante, esponente politico di primo piano che fin dall'infanzia ha colorato la tua crescita con tonalità e sfumature particolari, ecco allora che la partitura scenica si trova raccogliere pensieri, riflessioni e ricordi in un’atmosfera ovattata, sospesa ed onirica: non più figli accuditi ma, come in un mondo al contrario, figli che sostengono e curano genitori all'improvviso diventati fragili per quell'ultimo pezzo di strada da percorrere insieme, per quell'ultimo sguardo, quelle ultime parole. 

Produzione LibermenteUnico di e con Barbara Altissimo, in scena con Ivana Messina, per Neverending appuntamento al Teatro Astra martedì 3 marzo alle 21 con biglietti ad Euro 25 ed Euro 17, ad Euro 10 per gli under 30. Info e prenotazioni allo 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.
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