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RE-START per la Fondazione TPE–Teatro Piemonte Europa
a cura di Roberto Canavesi
Quattordici titoli fra cui cinque spettacoli del Festival delle Colline Torinesi e due di Palcoscenico Danza 2020
Torino, al Teatro Astra, da settembre a dicembre 2020
L’instabilità del presente si riflette nella programmazione dei teatri che, dovendo immaginare la loro attività in un orizzonte temporale ridotto, hanno in queste settimane programmato cartelloni per l’ultimo trimestre dell’anno, nella speranza che con il 2021 si possa ritornare ad una maggiore normalità. A questa regola non scritta non si è sottratta la torinese Fondazione TPE–Teatro Piemonte Europa, diretta da Valter Malosti, che per la sala del Teatro Astra ha pensato ad un trimestre ricco di appuntamenti, alcuni dei quali realizzati in sinergia con la XXVesima edizione del Festival delle Colline Torinesi: "mi piacerebbe - scrive Malosti - che la fine della pandemia coincidesse anche con la fine della nostra autoreferenzialità, perché il teatro deve tornare ad avere una funzione sociale all'interno della città, com'era ad Atene”. 

Un desiderio di apertura, di inclusione, che accompagna Re-Start, stagione che si aprirà venerdì 25 settembre con Jacopo Gassmann e la sua regia di Niente di me di Arne Lygre, produzione TPE del giovane drammaturgo norvegese presentata in forma di studio per un interessante sguardo nel laboratorio drammaturgico dell’autore e del regista. Da giovedì 29 ottobre a domenica 1 novembre spazio a Nella lingua e nella spada, altra nuova produzione TPE affidata ad Elena Bucci dove si ripercorre la storia di passione civile e sentimento che legò la giornalista e scrittrice Oriana Fallaci all'attivista e oppositore greco Alekos Panagulis: da martedì 3 a sabato 8 novembre sarà la volta de L’angelo di Kobane dell'inglese Henry Naylor con Anna Della Rosa nei panni di una ragazza curda siriana di origini contadine che sogna di diventare avvocato ma abbraccia il kalashnikov per trasformarsi in un micidiale cecchino contro i guerrieri dell’Isis. Ed ancora, dopo il fortunato debutto nella stagione estiva al Teatro Carignano, da giovedì 19 a mercoledì 25 novembre 2020 ritorna a Torino Roberta Caronia con il suo Giulietta di Federico Fellini nell'adattamento teatrale di Vitaliano Trevisan e la regia di Valter Malosti prima di un'altra produzione molto attesa, realizzata insieme al Teatro di Roma–Teatro Nazionale, come La filosofia nel boudoir del marchese Donaten Alphonse François de Sade in scena da mercoledì 9 a domenica 13 dicembre: Fabio Condemi porta in scena un testo ancora oggi decisamente disturbante a distanza di oltre 200 anni, un’educazione sentimentale al rovescio che smaschera convenzioni e ipocrisie ma al tempo stesso si fa portatrice di un illuminismo libertino avanzato e visionario: a chiudere la sezione TPE del cartellone saranno I vivi, testo del quarantunenne torinese Ade Zeno, finalista al Premio Campiello 2020, che Jurij Ferrini e Rebecca Rossetti presentano da mercoledì 15 a domenica 20 dicembre per un racconto dell'era Covid, mentre il tradizionale spettacolo di fine anno, da martedì 22 a giovedì 31 dicembre, sarà I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni diretti da Valter Malosti e risolti in "una gran macchina di divertimento con un intreccio trascinante fatto di duelli, amori e disamori, fughe prigioni e ritrovamenti".

Riferito anche del recupero dei due spettacoli di Palcoscenico Danza, da venerdì 27 a domenica 29 novembre e sabato 5 e domenica 6 dicembre, con i folti ensemble guidati dalle carismatiche presenze di Michela Lucenti e Pompea Santoro, gli ultimi mesi del 2020 targato TPE si arricchiscono anche di 4 titoli del Festival delle Colline Torinesi diretto da Sergio Ariotti e Isabella Lagattolla: il primo appuntamento, da martedì 13 a giovedì 15 ottobre, sarà con Come out! Stonewall Revolution di Margherita Mauro e Michele Rho, spettacolo che rievoca, in parallelo a una storia privata, le manifestazioni spontanee di rivolta cominciate il 28 giugno 1969 a New York che diedero vita al movimento per la difesa dei diritti degli omosessuali. A seguire, martedì 20 ottobre, prima nazionale de Una vera tragedia, progetto di Riccardo Favaro diretto da Alessandro Bandini per una commedia che si trasforma in tragedia, giallo sempre più enigmatico con sottotitoli che sembrano animati di vita propria: ed ancora, da venerdì 23 a domenica 25 ottobre, Danio Manfredini con il suo Nel lago del cor, omaggio ai sopravvissuti dei lager e a tutti coloro che vi sono morti senza lasciare traccia, prima dell’ultimo titolo in programma da venerdì 13 a domenica 15 novembre con Chi ha ucciso mio padre del francese Édouard Louis, spettacolo diretto e prodotto da Daria Deflorian e Antonio Taglierini: in scena Francesco Alberici per una toccante, kafkiana "lettera al padre" in cui il figlio dà ripetutamente del tu all'uomo che per anni gli ha negato ogni confronto, ogni affetto, un atto d'accusa anche contro le classi egemoni. 

Tutti gli spettacoli in programma al Teatro Astra avranno inizio martedì, giovedì, venerdì e sabato alle 21 (per gli titoli del Festival delle Colline il sabato alle 19.30), il mercoledì alle 19.30, la domenica alle 17, con ingresso ad Euro 25 ed Euro 17 e possibilità di abbonamenti diversificati: programma completo su www.fondazionetpe.it ed info allo 011.56.34.352.
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