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RE-PLAY per ricominciare a giocare con il teatro
a cura di Roberto Canavesi
Venti spettacoli nel primo trimestre della stagione 2020/21 di FTT Fertili Terreni Teatro
Torino, a Tedacà bellArte, Cubo Teatro e San Pietro in Vincoli, da ottobre a dicembre 2020
Re-start, Re-play, Re-union, peccano un po’ di fantasia i teatri nel titolare le nuove stagioni che, anche per il collettivo torinese di Fertili Terreni Teatro, si limita per adesso all'ultimo trimestre 2020: battute a parte il cartellone promosso da ACTI Teatri Indipendenti, Cubo Teatro, Tedacà e Il Mulino di Amleto si accinge a ripartire con Re-play, una ventina di titoli di drammaturgia contemporanea allestiti in differenti spazi cittadini sempre nel pieno rispetto nelle normative di sicurezza. 

"Re-Play – scrivono i direttori artistici Marco Lorenzi, Girolamo Lucania, Beppe Rosso e Simone Schiocca - è ricominciare a giocare: non è un ripetere passivamente, vedere qualcosa di già visto, ma riavvolgere il nastro per ripartire da dove ci siamo fermati e immaginare un futuro nuovo”: e se il marchio di fabbrica della rassegna, sin dalla sua prima edizione, è stata l’idea di un teatro che si faccia rete per la comunità, offrendo opportunità di spettacolo a compagnie diverse, ancor di più nel trimestre di ripartenza si avverte l’esigenza di rafforzare e ribadire l’esigenza di un teatro che vada oltre il pur importante evento spettacolare, diventando pretesto per incontrarsi, rivedersi, stabilire relazioni professionali ed umane vivendo il territorio. Idea questa che non è solo presente nel titolo ma che ben è sottolineata anche dalla natura delle tre sedi coinvolte: se Tedacà bellArte riparte dalle comunità e dal territorio che lo accoglie da anni, con la specifica missione artistica di accompagnare gli artisti del territorio, Cubo Teatro si ispirerà al concetto di una memoria che vuol dire anche essere padroni della storia, senza trascurare i nuovi linguaggi, le nuove tecnologie e la crossdisciplinarietà. Lato suo San Pietro in Vincoli ha nella natura di ex cimitero, in latino "coemeterium" ossia dormitorio, la caratteristica di un luogo calmo e dormiente pronto a risvegliarsi, a rinascere a vita nuova scuotendo le coscienze di chi da anni ne frequenta gli spazi. 

Una programmazione trimestrale immaginata attorno al concetto di sperimentazione che, nel caso di Cubo Teatro, si indirizza verso la valorizzazione degli spettacoli del territorio, attraverso l’adozione artistica di realtà cittadine, come sulle residenze per le compagnie ospiti, e sulla prosecuzione del progetto Theatre On Call, performance dal vivo digitali con la realizzazione di un percorso artistico a lunga scadenza. Sperimentazione che per Il Mulino di Amleto diventa Fahrenheit#ArtNeedsTime, disegno artistico per spettatori che unisce letteratura, teatro, nuove tecnologie e nuovi supporti: ogni membro della compagnia lavorerà ad un romanzo iconico da lui scelto, seguendo come traccia di lavoro la domanda "perché questo libro non deve essere dimenticato?" Da questa scelta scaturiranno sette performance, della durata variabile, realizzate con linguaggi teatrali e codici diversi, per un progetto che vedrà la partecipazione attiva dello spettatore in un modo totalmente innovativo con l’aiuto della tecnologia digitale e con azioni concrete che possano riavvicinarlo al teatro come spazio: ad ogni appuntamento/incontro gli spettatori/lettori potranno portare il loro libro "da salvare", le loro motivazioni e una lettura ad alta voce, in modo da far nascere dal nulla una vera e propria libreria che rimarrà nei teatri che hanno ospitato il progetto ad uso e consumo dei futuri spettatori. 

Per ACTI Teatri Indipendenti la sperimentazione prende la forma di uno spettacolo seriale, Radio International: commedia tragicomica che parla dell’oggi affrontando soprattutto la responsabilità che riveste l’informazione per un progetto le cui prove durante il lockdown si sono svolte sulla piattaforma zoom: ogni puntata sarà una storia a sé, e tutte insieme racconteranno la trasformazione di un’emittente radiofonica ed il dramma di un’intera nazione. Da ultimo Tedacà si farà artefice di una sperimentazione a più livelli a partire dal Bonus track con cui si inviteranno le compagnie a produrre un video, visibile su piattaforme web e social, che sia corollario alla performance dal vivo: ed ancora il Passo a due per un antipasto in apertura delle singole serate con artisti di altre discipline (illustratori, producer musicali, cantautrici e ballerini) proporre un’ouverture di 10/15 minuti all'opera che andrà in scena. 

In aggiunta alla già sperimentata possibilità di contribuire al biglietto sospeso, la novità più importante per questa stagione di Fertili Terreni Teatro sarà decidere quanto pagare il proprio il biglietto con quattro possibili tagli da versare al momento del ritiro ingressi: "una iniziativa – concludono i direttori - nata con l’intento di agevolare l’accesso ai teatri anche a coloro che si trovano in difficoltà economiche a causa dell’emergenza”. 

Tutti gli spettacoli di Fertili Terreni Teatro avranno inizio alle ore 21, la domenica alle 19, con importo biglietti definito dallo spettatore ad Euro 6, Euro 8, Euro 10 o Euro 15: calendario completo degli spettacoli su www.fertiliterreniteatro.com e prenotazioni obbligatorie scrivendo a biglietteria@fertiliterreniteatro.com o contattando 331.39.10.441. 
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