LA MIA VITA D’ARTISTA - Storie di ordinaria e straordinaria dislessia
Da un’idea di Salvo Manganaro e Micaela Masella
Coreografie Giorgio Azzone, Alessio Di Stefano, Alessio Guerra, Joe Lampugnani, Gianluca Schiavoni, Giulia Staccioli, Massimiliano Volpini, Andrea Volpintesta
Con la collaborazione di Centro Studi Coreografici, Accademia Kataklò, Jumpin’ Joe & Friends
Con la partecipazione di Jas Art Ballet
Luci e scene Salvo Manganaro
Produzione Jas Art Ballet |Teatro Totale
Con il patrocinio di A.I.D. (Associazione Italiana Dislessia)
«Oggi si chiama dislessia, un tempo era “stai zitta, asina!”» La mia vita d’artista racconta appunto della dislessia di Sabrina Brazzo, sottolineando come la rete didattica, sociale e familiare sia di fondamentale importanza per il corretto inserimento dei ragazzi, e che per ognuno di loro esiste almeno una modalità adatta di apprendimento e di espressione. Al centro, una inedita Sabrina Brazzo, spogliata del lustro dei costumi di scena delle grandi produzioni teatrali e del ruolo di étoile. Sul palco è sé stessa, una donna che si mette a nudo davanti al pubblico per raccontare la sua vita, con coraggio e semplicità. Ma come disse Paul Valéry, la pelle è forse la cosa più profonda che abbiamo, e spogliarsi di ogni ornamento permette di aprire uno scorcio sul mondo di una donna nata con una dote artistica straordinaria, ma che per tutta la vita ha dovuto combattere con la difficoltà di esprimersi e di comunicare attraverso le parole. Brazzo ha trovato il suo canale espressivo nella danza con naturalezza, come se fosse nata appositamente per danzare. Così, tra recitazione, proiezioni video, ricostruzioni animate, la sua vita viene riprodotta sul palco, circondata dai bravissimi e giovanissimi ballerini della compagnia Jas Art Ballet (fondata proprio da Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta), i ballerini della Accademia Kataklò, Jumpin’ Joe & Friends e immancabilmente, da Andrea Volpintesta: partner artistico e di vita dell’étoile che la spinse a continuare a danzare e a lanciarsi in nuovi progetti, che la facessero «volare sempre un po’ più in alto», come ripete la voce fuoricampo durante lo spettacolo. E infatti Sabrina Brazzo con coraggio e semplicità si mette in gioco e si esibisce in coreografie che spaziano dal classico al contemporaneo al tip-tap.
Vero climax dello spettacolo è rappresentato dall’entrata in scena dei ballerini dell’Accademia Kataklò, che riempiono il palco con intensità e movimenti eseguiti con precisione chirurgica. La coreografia, che sorprende lo spettatore in un vortice di energia, fa letteralmente prendere il volo a Sabrina Brazzo che si cimenta in evoluzioni aeree, sorretta dai giovani danzatori. Insomma, uno spettacolo che non può essere considerato solamente di danza. Sarebbe limitativo e inesatto. La mia vita d’artista è una fusione di stili e arti, e la danza è uno dei linguaggi utilizzati con grande professionalità e precisione tecnica nonostante la giovane età dei ballerini della Jas Art Ballet; e vedere Sabrina Brazzo continuare a sperimentare nuovi stili e accogliere nuove sfide è un’opportunità di arricchimento per tutto il pubblico. Riprendendo le parole di Andrea Volpintesta «La mia vita d’artista non è solo Danza. É una storia fatta di emozioni, sfumature, momenti di vita e passione. Sono una serie di pensieri che si materializzano in movimento ed eleganza, sudore e determinazione, ma anche sorrisi. Volontà di farcela e potersi esprimere in maniera soggettiva e con efficacia, in una continua evoluzione personale. Un racconto che può sicuramente ispirare, trasmettere forza, coraggio» e si può dire che l’obiettivo è stato raggiunto.
LA MIA VITA D'ARTISTA-Sabrina Brazzo, Andrea Volpintesta