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Vita di Galileo per l'apertura di stagione del Teatro Stabile di Torino.
Torino: al teatro Carignano, da martedì 6 a domenica 25 ottobre 2015, in scena il classico brechtiano.
L’apertura della stagione 2015-16 del Teatro Stabile di Torino, da quest’anno anche Teatro Nazionale, è affidata all’estro creativo di Gabriele Lavia, regista ed interprete principale della Vita di Galileo di Bertolt Brecht: numerose le versioni esistenti di un’opera la cui genesi, dal 1938 e per i successivi due decenni, ha visto continui interventi ed arrangiamenti da parte dell’autore per la definizione di un viaggio lungo ventotto anni, ed articolato in ventisei quadri, che parte dal periodo di maggior attività scientifica per arrivare alla stagione della vecchiaia quando, ormai cieco, Galileo si prepara alla morte.
 
Brecht - scrive Gabriele Lavia - pone una domanda: che cos’è la verità? La risposta è: l’essenza (la possibilità) della verità è la libertà. Non si può trovare la verità se non a costo, duro, difficile, doloroso, della libertà. La libertà non è fare quello che ci pare, è la limitatezza della conoscenza. Brecht è un politico e parla della verità della polis, dello stare al mondo insieme con gli altri”:  facendo tesoro della lezione brechtiana, Lavia insiste sul grande insegnamento del drammaturgo tedesco, la consapevolezza di come l’uomo abbia il diritto di sapere e di capire, a qualsiasi età ed in qualsiasi condizione. Una certezza che per l’attore e regista milanese di nascita, ma torinese di adozione, suona tanto come missione per un allestimento corale con ventisei interpreti che mira ad essere comprensibile a tutti: a questo si aggiunga il valore personale di un testo, allestito per la prima volta in Italia nel 1963 nella storica versione diretta da Giorgio Strehler, che ha letteralmente stregato il Lavia uomo di teatro, a tal punto da far esplodere in lui, ai tempi giovane studente, la decisione di intraprendere la strada del palcoscenico. “Ho preso dentro di me - conclude Lavia - la grande decisione di fare teatro, quindi di dare un indirizzo alla mia vita, dal quale poi non mi sarei più tolto o potuto togliere, dopo aver visto Vita di Galileo di Strehler. Alla prima a Milano non ero ancora entrato alla Silvio d’Amico, presi allora la decisione di candidarmi”.
 
Coprodotto dalla Fondazione Teatro della Toscana e dal Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, Vita di Galileo sarà in scena al teatro Carignano fino al 25 ottobre con l’interpretazione di Gabriele Lavia, Massimiliano Aceti, Alessandro Baldinotti, Daniele Biagini, Silvia Biancalana, Pietro Biondi, Francesca Ciocchetti, Gianni De Lellis, Michele Demaria, Chiara De Palo, Luca Di Prospero, Alice Ferranti, Giulia Gallone, Ludovica Apollonj Ghetti, Giovanna Guida, Lucia Lavia, Andrea Macaluso, Mauro Mandolini, Luca Mascolo, Woody Neri, Mario Pietramala, Matteo Prosperi, Matteo Ramundo, Malvina Ruggiano, Carlo Sciaccaluga e Anna Scola.
 
Repliche martedì e sabato alle 19.30, mercoledì, giovedì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30: biglietti ad Euro 36 ed Euro 30 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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