In tempi in cui gli equilibri affettivi tra uomo e donna sono spesso alla base di tragiche pagine una figura come quella di Anna Karenina rischia di risaltare suo malgrado per impressionante modernità: eroina indiscussa dell’omonimo romanzo di Lev Tolstoj, simbolo esemplare della ribellione a un matrimonio asfissiante con l’amore travolgente che la porta ad essere bandita dalla società e allontanata dai figli, Anna rivive nell’allestimento diretto da Luca De Fusco in scena al Teatro Carignano per la stagione dello Stabile torinese.

Consapevoli di trovarsi di fronte ad una scelta coraggiosa e non priva di rischi, maneggiare per il teatro la complessità di un capolavoro letterario, l’azione a quattro mani di De Fusco e del drammaturgo Gianni Garrera si è concentrata sulle vicende che ruotano intorno alla protagonista, affidata al talento di un’attrice del calibro di Galatea Ranzi, e sui meccanismi che stanno dietro alle tre coppie metafore di altrettanti destini: quello maledetto ma pieno di passione di Anna, Vronjskij e Karenin, quello amaro e fallimentare di Stiva e Dolli, e quello invece sereno e benedetto di Levin e Kitty. "Come raccontare a teatro - scrive il regista - una delle storie più belle del mondo? (…) Al di là dei dialoghi, le parti più strettamente narrative e i pensieri dei personaggi saranno detti dagli stessi attori che interpretano i ruoli, seguendo la lezione del Ronconi del Pasticciaccio e configurando degli a parte tipici del linguaggio teatrale: a ciò si aggiunga un montaggio di taglio cinematografico, composto di molte brevi scene e contrassegnato da una particolare grammatica visivo-musicale".

Ad esser raccontata non sarà la totalità di un romanzo immenso, semmai uno spicchio dello stesso con i personaggi muoversi in una scenografia essenziale basata su proiezioni, seguendo un meccanismo più volte usato dal De Fusco uomo di teatro: cornice spaziale e visiva ben definita all’interno della quale si attiverà Anna Karenina alle prese con l’impossibilità di trovare una nuova collocazione nella moralistica società russa del tempo, tappa di un itinerario "infernale" che condurrà alla rovina la donna capace se non altro di prodursi in un feroce atto d’accusa contro l’atteggiamento conformista e puritano della Pietroburgo ottocentesca, attento alla forma come noi oggi alla gogna mediatica dei social.

Produzione Teatro Stabile di Catania, Teatro Biondo di Palermo con adattamento di Gianni Garrera e Luca De Fusco, sua anche la regia, Anna Karenina vedrà in scena Galatea Ranzi con Debora Bernardi, Francesco Biscione, Giovanna Mangiù, Giacinto Palmarini, Stefano Santospago, Paolo Serra, Mersilia Sokoli e Irene Tetto: al Teatro Carignano repliche martedì 19, giovedì 21 e sabato 23 dicembre alle 19.30, mercoledì 20 e venerdì 22 dicembre alle 20.45, domenica 24 dicembre alle 16, con biglietti ad Euro 37 ed Euro 34. Info allo 011.51.69.555 o all’800.235333 con vendita online su www.teatrostabiletorino.it.