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MOLLY SWEENEY, il teatro incontra la scienza di Oliver Sacks
a cura di Roberto Canavesi
Valerio Binasco porta in scena il testo di Brian Friel
Torino, al Teatro Carignano, da martedì 1 a domenica 6 settembre 2020
Non nuovo ad incontri con la figura e l’opera di Oliver Sacks, Valerio Binasco dopo Una specie di Alaska di Harold Pinter mette in scena un altro testo ispirato alla produzione del neurologo e scrittore britannico: a tradurre per la scena l'impegno scientifico sarà Brien Friel, tra i più ispirati drammaturghi contemporanei attento a rielaborare esperienze cliniche di lunghi isolamenti dalla realtà e di ritorni, spesso drammatici e faticosi, alla vita nella sua forma più piena. 

In scena per il cartellone condiviso di Summer Plays, spazio alla settimana di repliche di Molly Sweeney, testimonianza di come scienza e letteratura possano coesistere in un virtuoso scambio di suggestioni e di decodificazione della realtà: particolarmente a suo agio nel trasporre in opere letterarie le esperienze maturate nell'esercizio della professione di neurologo e psichiatra, su tutti si ricordano veri e propri best seller internazionali come Risvegli e L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello, ad Oliver Sacks si ispira ora Brian Friel per una piéce attraversata dall'acutezza dello scienziato e dall'empatia del medico, liberamente ispirata ad un caso clinico descritto dal medico in Vedere e non vedere. "A partire da un’esperienza personale - è scritto nella presentazione - il drammaturgo descrive un inaspettato ritorno alla luce, quello di Molly Sweeney, che riacquista la vista dopo un brillante intervento chirurgico. Passata l’euforia iniziale, Molly scopre un mondo più sgradevole e minaccioso di quello che lei aveva immaginato e padroneggiato con la sola esperienza tattile": delusa da quanto in grado di scorgere con gli occhi, la donna sceglie giorno dopo giorno di regredire verso quella che gli specialisti definiscono "visione cieca", raro fenomeno neurologico per cui il malato vede, ma nessuna delle cose che vede arriva alla sua coscienza. E’ così che la protagonista arriverà a realizzare un percorso opposto a quello immaginato dalla scienza, del tutto incapace di adattarsi in uno stato che non sente suo, indirizza la propria esistenza verso quell'auto isolamento unica possibilità per vivere a pieno una coscienza che si è plasmata nel buio: la sua testimonianza, paradossale e paradigmatica, servirà a smascherare e mettere in dubbio molte illusioni sul progresso scientifico, aprendo la strada ad impensate contraddizioni per ogni essere umano. 

Produzione Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale con la regia di Valerio Binasco, Molly Sweeney di Brian Friel vedrà in scena Orietta Notari, Michele Di Mauro, Andrea Di Casa: repliche al Teatro Carignano da martedì 1 a domenica 6 settembre alle 21 con ingresso ad Euro 10 ed Euro 5. Info allo 011.51.64.955 ed acquisto biglietti on line su www.teatrostabiletorino.it. 
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