Questa, in sintesi, Una specie di Alaska di Harold Pinter, dramma a tinte forti che il Premio Nobel britannico ha scritto a partire dalle testimonianze che il neuropsichiatra Oliver Sacks raccoglie in Risvegli, insieme di racconti magistralmente orchestrati in un dramma duro come una relazione scientifica e struggente come un mèlo. "La coppia sorella-dottore - scrive Binasco - sembrano genitori sognati in un incubo. Ma se li percepiamo come simbologie genitoriali, allora il risveglio di Deborah è anche una nascita. La prima nascita è un tragitto di illusioni, e i genitori ti accompagnano nella speranza”: il ritorno alla vita della donna si accompagna anche ad una profonda riflessione su di quel tempo, vero e proprio protagonista della piéce, capace di ingannare tutti i personaggi che si trovano a celebrare prima un grande dolore e poi una piccola festa di tre vite sprecate, di un uomo e una donna che si riflettono negli occhi di quella che una volta era la giovane Deborah, a sua volta testimone di una vita vissuta senza essere viva.
Per raccontare questa storia ci si affiderà ad un impianto minimale dove la regia, rivolta ai soli attori, sarà attenta a cogliere e a trasmettere la massima capacità emozionale del testo, senza tuttavia ricorrere ad altro se non al nudo spazio scenico, con elementi di scenotecnica ridotti all'essenziale.
Coproduzione TPE-Teatro Piemonte Europa e Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale, Una specie di Alaska di Harold Pinter vedrà in scena Sara Bertelà, Orietta Notari e Nicola Pannelli con la regia di Valerio Binasco: repliche al Teatro Carignano da martedì 14 a domenica 19 luglio alle 21 con ingresso ad Euro 10 ed Euro 5. Info allo 011.51.64.955 ed acquisto biglietti on line su www.teatrostabiletorino.it.
Valerio Binasco_ph Giampiero Assumma.jpg