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I magnifici undici del FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI. TORINO CREAZIONE CONTEMPORANEA
a cura di Roberto Canavesi
Undici titoli con quattro prime e tre spettacoli internazionali per un’edizione spalmata in nove mesi
Torino, da agosto 2020 ad aprile 2021
Festival doveva essere e Festival sarà, un po’ più spalmato nel tempo ma pur sempre vivo e vegeto tanto più che quest’anno festeggia il prestigioso traguardo della XXVesima edizione: stiamo parlando del Festival delle Colline Torinesi-Torino Creazione Contemporanea, in questo periodo di solito in vacanza ma nell'impensato 2020 pronto invece a (ri)partire dopo una sosta ai box che gli ha consentito di riprogrammarsi in una nuova ed inedita veste. Non più dal 4 al 20 giugno 2020 ma da agosto 2020 ad aprile 2021 per una staffetta con undici titoli pronti a passarsi il testimone di un’edizione che prosegue il triennio dedicato al viaggio, tema immaginato come itinerario nelle biografie, nella storia, nella memoria, persino nella sperimentazione linguistica.

Per questa nuova formula la rassegna torinese potrà contare sull’appoggio della Fondazione TPE diretta da Valter Malosti con la cui programmazione arriverà ad incrociare i propri destini, creando incontri e contaminazioni artistiche legate allo sviluppo di un progetto di valorizzazione della nuova scena teatrale e della drammaturgia contemporanea: "un atto di coraggio del quale il Festival delle Colline Torinesi non può che ringraziare la Fondazione TPE – commentano i direttori Sergio Ariotti e Isabella Lagattolla – e non è un caso che lo slogan del Festival 25 sia una citazione del grande analista James Hillman, assumiamoci il rischio dell’immaginazione”.

Scorrendo il cartellone diffuso, che si inaugurerà ad agosto con I sentimenti del maiale di Licia Lanera, ispirato alla figura di Vladimir Majakovskij, e la Cleopatràs di Giovanni Testori diretta da Valter Malosti, spicca la presenza di molti nomi che hanno arricchito il primo quarto di secolo del Festival: da Romeo Castellucci e la Socìetas, ai Motus, da Deflorian/Taglierini, ai già citati Valer Malosti e Licia Lanera, per arrivare ad un Danio Manfredini in passato lungamente corteggiato o ad artisti più giovani come Alessandro Bandini e Riccardo Favaro, vincitori del Premio Scenario 2019, Margherita Mauro e Michele Rho. Accanto a loro, secondo una tradizione consolidata nel tempo, spazio alle ospitalità internazionali di cui faranno parte l’ungherese Kornél Mundruczó con il suo gruppo Proton Theatre e la Needcompany di Jan Lawers, compagnia belga molto apprezzata per la contaminazione dei linguaggi che da anni propone: "sarebbe miope pensare – concludono i Direttori - che il post-pandemia della cultura non debba passare anche attraverso un rilancio, da tanti contestato, della solidarietà tra gli stati del vecchio continente”.

Tutto il programma della XXVesima edizione del Festival delle Colline Torinesi-Torino Creazione Contemporanea è consultabile sul sito www.festivaldellecolline.it.
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