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Spettacoli itineranti e titoli internazionali per il FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI. TORINO CREAZIONE CONTEMPORANEA
a cura di Roberto Canavesi
Cinque prime nazionali nella seconda settimana della rassegna torinese
Torino, da venerdì 8 a venerdì 15 giugno 2018
Fedele ad una tradizione consolidata negli anni, da venerdì 8 a domenica 10 e da venerdì 15 a domenica 20 giugno alle 21, con partenza dal Caffè Elena di Piazza Vittorio, il Festival delle Colline Torinesi ospita Cuocolo/Bosetti impegnati in Dickinson’s Walk, performance itinerante, nata come undicesima parte dell’Interior Sites Project, che vede la voce di Roberta Bosetti guidare lo spettatore in un percorso cittadino sull’eco delle poesie di Emily Dickinson, donna che seppe abbracciare la condizione della solitudine e farne un provocatorio strumento di conoscenza.

Prima nazionale, sabato 9 e domenica 10 giugno alle 20 alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, per La buona educazione della Piccola Compagnia Dammacco, monologo scritto e diretto da Mariano Dammacco ed interpretato da Serena Balivo: terzo passo della Trilogia sulla Fine del Mondo, il progetto muove i suoi passi da alcune domande chiave per l’esistenza umana come indagare i valori, i contenuti e le idee che oggi vengono trasmesse da un essere umano all’altro, e capire quali siano gli attori di questa trasmissione di contenuti: ed ancora a cosa possano serviree quali i possibili riflessi nella no stra quotidianità. A seguire al Teatro Astra, sabato 9 alle 22 e domenica 10 alle 20, prima nazionale per Summerless del Mehr Theatre Group dell’iraniano Amir Reza Koohestani: ``uno spettacolo - è scritto nella presentazione - che mette in scena il rapporto tra le nuove generazioni, desiderose di scoprire il mondo e vivere in una società diversa, e i loro padri, ormai adattatisi ad un sistema pervasivo di controllo. Uno spettacolo fondamentale per capire le trasformazioni attuali della società iraniana”. 

Lunedì di pausa per poi traghettarsi, da martedì 12 a domenica 17 al Teatro Gobetti, al Roberto Zucco di Bernard-Marie Koltès che Licia Lanera dirige affidando l’interpretazione al nutrito gruppo di neo diplomati della Scuola Per Attori dello Stabile torinese: nell’ultima piéce di Koltès si ricostruisce la vicenda di un serial killer che, dopo l’omicidio dei genitori, diventa inquietante lupo solitario. Eroe contraddittorio della mitologia del sommerso, la figura di Zucco diventa ingranaggio dominante di un meccanismo teatrale dove vengono meno i buoni ed i cattivi che lasciano spazio ai disperati, a chi fallisce per caso, per rabbia o per paura, senza più riuscire a tornare indietro.

Martedì 12 e mercoledì 13 giugno alle 20 al Teatro Astra sarà la volta della multimedialità di Birdie dell’Agrupación Señor Serrano, celebre compagnia catalana decisa a raccontarci la storia contemporanea delle migrazioni senza indulgere a luoghi comuni: in scena duemila animali in miniatura, varie telecamere che li riprendono, ed una fotografia di un campo da golf a Melilla con migranti che occhieggiano sequenze del film di Hitchcock Uccelli, quasi a voler equiparare suggerirci il terrore di Melanie per i volatili, a quello nostro di oggi per i migranti. 

Il Circolo Superbudda di Torino, da martedì 13 a venerdì 15 giugno alle 22, sabato 16 giugno alle 20, ospiterà il debutto assoluto di Causa di beatificazione di Massimo Sgorbani con Matilde Vigna diretta da Michele Di Mauro: galleria di tre personaggi, che si stagliano all’ombra di testi mistici e di figure interessate da processi di beatificazione, legate dal comune denominatore dell’anelito alla maternità. ``Tre identità di donne – scrive Sgorbani - una prostituta kosovara, una kamikaze palestinese ed una suora nell’Italia del medioevo, per un solo corpo femminile. In ogni canto uno sguardo maschile che incombe, una presenza che perseguita, che libera, che distrugge, che danna e porta alla beatificazione”: a chiudere la settimana centrale del Festival, giovedì 14 e venerdì 15 giugno alle 20 alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, sarà Milena Costanzo ed il suo Oh no Simone Weil!, terza ed ultima tappa della Trilogia della Ragione, dopo le incursioni in Anne Sexton ed Emily Dickinson, che vedrà la Costanzo incontrare Simone Weil, un’atleta dell'anima il cui universo esistenziale e poetico sarà simboleggiato dall’enorme zaino con cui l’interprete arriverà in scena per rappresentare i tanti viaggi reali e intellettuali della teologa, filosofa e scrittrice francese. 

Per tutti gli spettacoli del Festival delle Colline Torinesi ingresso a Euro 16 ed Euro 11 con differenti possibilità di abbonamenti: informazioni su cartellone e prenotazione biglietti allo 011.56.34.352 o sul sito www@festivaldellecolline.it.
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