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Gli ultimi titoli del FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI: dalla Svizzera alla Sardegna passando per teatro circo e poesia
a cura di Roberto Canavesi
Chiusura in grande stile per la rassegna di inizio estate
Torino, da sabato 16 a venerdì 22 giugno 2018
La terza ed ultima settimana delle ventitreesima edizione del Festival delle Colline Torinesi si apre, al Teatro Astra sabato 16 giugno alle 22 con replica il giorno dopo alle 20, con il progetto Empire che il drammaturgo e regista svizzero Milo Rau confeziona sotto forma di resoconto di viaggi nel quale quattro migranti, al contempo attori professionisti, raccontano la loro odissea davanti ad una telecamera seduti in una vecchia cucina: vita e finzione teatrale che si intrecciano in un suggestivo disegno scenico per non dimenticare pagine dolorose della storia recente. ``Empire - scrive Rau - esplora le radici culturali dell’Europa, ne analizza l’attuale situazione politica e ne preconizza il futuro: emerge così l’immagine di un continente schizofrenico, ancora legato ai miti dell’antichità eppure capace di mettere in atto un nuova, raffinata, forma di imperialismo”.

Alle Fonderie Limone di Moncalieri, domenica 17 giugno alle 22 e lunedì 18 giugno alle 20, spazio al Macbettu del Teatro di Sardegna diretto da Alessandro Serra ed interpretato da un cast tutto al maschile: Premio Ubu 2017, la saga del diabolico re scespiriano si sposta dalla Scozia medioevale ad un’arcaica Sardegna la cui ``limba sarda” risuonerà come poetico canto che elude ogni letterarietà. In un ideale gioco di specchi troveranno spazio tanto le originali intuizioni del Bardo quanto suggestivi echi di carnevali sardi le cui figure mascherate richiameranno alla memoria i tragici eroi di un tempo passato. 

Un incontro impossibile avvenuto sul vagone di un treno che avanza a velocità supersonica nella notte attraversando le campagne russe è al centro di Artemy, lettura scenica diretta da Tommaso Rossi, su testo di Simone Carelli, in programma al Café Muller martedì 19 giugno alle 20: due uomini si ritrovano sullo stesso treno che li vide conoscersi e frequentarsi venticinque anni prima ai tempi dell’università. Uno è diventato uomo, l’altro è rimasto ragazzo, ma le lunghe attese del viaggio trasportano i due in una dimensione spazio-temporale dove rivivere la loro storia tormentata per ritrovarsi insieme, forse innamorati e felici o forse solo come fantasmi delle proprie coscienze alla ricerca di un reciproco perdono e del lieto fine. 

 Ed ancora, prima assoluta al Teatro Astra mercoledì 20 e giovedì 21 giugno alle 20, per i Dialoghi con Leucò che Silvia Costa, anche in scena con Laura Dondoli, presenta sotto forma di lettura interattiva. ``Ho ascoltato una voce – scrive la Costa - che sembrava mi chiamasse. Poi ne ho sentita un'altra, non chiamava me, era un dialogo. Sono rimasta in ascolto. Le parole non erano nuove ma erano misteriose, e raccontavano cose forse note, ma senza margini precisi, impressioni atmosferiche, ombre”. Partendo da alcuni scritti di Cesare Pavese si intraprende una riflessione sul destino degli uomini ispirata ad un libro che, per l'epoca in cui è stato scritto, tra il 1945 e il 1947, si distingueva per il recupero del mito greco, e per l'uso della parola poetica. 

Sempre al Teatro Astra, venerdì 22 giugno alle 20, sarà la volta di Bird/Osservatorio, anteprima assoluta del progetto ideato e diretto da Caterina Mochi Sismondi con protagonista un danzatore-acrobata, Jonnathan Angel Rodríguez, alle prese con attrezzi circensi ed in dialogo con la musica e una telecamera: temi universali quali la ricerca della libertà, l'idea contraria di gabbia, la voglia e l'impossibilità di volare, saranno il focus dell’installazione musicale realizzata tra improvvisazione e ripetizione di possibilità che restano sempre le stesse.

Porta da ultimo le firme di Linda Dalisi e Matteo Luoni l’Aiace prodotto da stabilemobile con cui, venerdì 22 giugno alle 22 negli spazi delle Lavanderia a Vapore di Collegno, calerà il sipario sull'edizione 2018 del Festival: un attore ivoriano (Abraham Kouadio Narcisse), un’attrice francese (Estelle Franco) e un attore italiano (Michelangelo Dalisi) rivivono la riscrittura della tragedia sofoclea dove ingiustizia degli dei, follia dell’eroe ed ingegno dell’uomo si mescolano senza soluzione di continuità: ``il filtro della lingua nella comunicazione – scrive la Dalisi - è uno dei nodi centrali dell’esplorazione, quasi come se Aiace fosse l’eroe che non riesce a far capire perché le armi di Achille spettano a lui. Ingiustizia e follia”. 

Per tutti gli spettacoli del Festival delle Colline Torinesi ingresso a Euro 16 ed Euro 11 con differenti possibilità di abbonamenti: informazioni su cartellone e prenotazione biglietti allo 011.56.34.352 o sul sito www@festivaldellecolline.it.
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