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Ne LE BARUFFE CHIOZZOTTE un Carlo Goldoni  verista ante litteram
a cura di Roberto Canavesi
Crudezza della lingua e passioni del popolo che anticipano Verga di oltre un secolo
Torino, al Teatro Astra, da giovedì 21 a domenica 24 febbraio 2019
Cosa hanno in comune Carlo Goldoni e Giovanni Verga, il riformatore del teatro italiano ed il maestro della letteratura verista? Apparentemente poco o nulla, anche se scavando più in profondità alcuni punti in comune si possono trovare, almeno a seguire il pensiero di Paolo Valerio che con Le baruffe chiozzotte, in scena al Teatro Astra per la stagione della Fondazione TPE, crea un ideale collegamento tra due autori così diversi. 

Penultima commedia italiana di Carlo Goldoni prima del suo trasferimento a Parigi, con Le baruffe il suo autore esce dalla comfort zone dell’habitat familiare e protettivo di calli e campielli cittadini per ricercare un altrove, un mondo "esotico” ancorché vicino, nella peschereccia Chioggia affacciata oltre la laguna sul mare aperto: una scelta, a suo modo rivoluzionaria, che si traduce in una nuove lettura dell’idea di popolare, concetto non più da intendere come elemento accessorio e comprimario, ma personaggio collettivo rappresentato nei suoi ruoli che spesso hanno la rigidità verticale e invalicabile delle caste nella società tradizionale. Protagonisti di continui screzi e litigi, le baruffe del titolo, sono gli squartài come i pescaori, i batelanti o i mercanti, cellule fondanti un tessuto sociale che Goldoni analizza e fotografa con lucida attenzione: e proprio l’esplosione di passioni primordiali del popolo, talvolta violente ed a fatica controllate, svelano un Goldoni verista ante litteram, analista dallo sguardo oggettivo e distaccato che anticipa e ispira esplicitamente Giovanni Verga. 

Attraversato da un’idea di tempo che rischia di fuggire di mano, il colorato e divertente affresco umano delle Baruffe vedrà donne depositarie di una decisa urgenza, quella di non far passare un altro inverno senza essersi maritate: gli uomini tra poco ripartiranno per mare, e torneranno, forse, presto o tardi a Chioggia. Da un lato il mondo femminile, fatto di famiglie e relazioni, di lavoro al merletto e di sogni d’amore, di attesa e di vitalità, dall'altro l’universo maschile, il canale di quel mare da cui si parte e verso cui si spera di ritornare: "uno spettacolo corale - spiega il regista Paolo Valerio - dove la scenografia abolisce le sottili pareti delle case per andare oltre ed entrare ancora di più nelle anime dei personaggi. Lo spazio esterno è il luogo di ritrovo dei popolani, del commercio, il luogo delle promesse d’amore, delle gelosie e delle baruffe, il luogo neutro in cui il popolo può incontrare liberamente i rappresentanti della giustizia e l’unico in cui il lieto fine sia possibile".

Produzione Teatro Stabile del Veneto–Teatro Nazionale con la regia di Paolo Valerio, per Le baruffe chiozzotte di Carlo Goldoni appuntamento al Teatro Astra da giovedì a sabato alle 21, la domenica alle 17, con biglietti ad Euro 22 ed Euro 15. Info allo 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.
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