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Il PLATONOV di un Anton Čechov poco più che adolescente
a cura di Roberto Canavesi
La prima commedia di Anton Čechov nella rilettura vitalistica e aperta del Mulino di Amleto
Torino, al Teatro Astra, da martedì 2 a domenica 7 aprile 2019
Come tutti i grandi autori, passati alla storia per indiscussi capolavori della scena di tutti i tempi, anche Anton Cechov ha avuto un apprendistato giovanile, fase di formazione giovanile poi culminata in piena maturità nella grande tetralogia di fine Ottocento inizio Novecento: a questo momento forse meno conosciuto della sua stagione creativa si fa risalire il Platonov, scritto a ventun anni e ritrovato in una cassetta di sicurezza solo dopo la sua morte, che Il Mulino di Amleto presenta per una settimana al Teatro Astra con la regia di Marco Lorenzi dopo il fortuna debutto nell'edizione 2018 del Festival delle Colline Torinesi. 

Commedia sulla giovinezza che delle opere giovanili ha tutte le virtù ed i vizi: se da un lato la saga del maestro elementare Platonov sprizza vitalismo, dall'altro l’originale cechoviano risulta a tratti attraversato della foga, tipicamente giovanile, di metterci dentro tutto, di dire troppe cose: una scatola teatrale prossima a debordare di immagini e contenuti, e forse proprio per questo agli occhi dello spettatore contemporaneo campionario di possibilità, opera aperta che lascia al regista e allo spettatore la libertà di trovarci ciò che si cerca. 
Nella tenuta caduta in disgrazia di Anna Petrovna, in una torrida estate si consumano vuote serate tra fiumi di vodka ed una serie di personaggi tra cui il maestro elementare Platonov, conteso tra la moglie Sasha, la stessa padrona di casa e la giovane Sofja: a loro si aggiungono anche Sergej Pavlovic Vojnjcev, figliastro di Anna e artista teatrale, il ricco Porfirij, il figlio Kirill, giovane medico scriteriato e, infine, Sasha, moglie tradita di Platonov: caratteri tipicamente cechoviani, antenati dei grandi personaggi che esploderanno nel futuro teatro del drammaturgo medico, tutti insieme daranno vita ad una festa sopra la tragedia di quella vita attraversata dall'insostenibile solitudine e dall'eterna ricerca di amore. "La volontà di cercare un cortocircuito tra Čechov e il nostro essere uomini e donne – scrive Marco Lorenzi - in un tempo come quello in cui viviamo, è il cuore e la carne di questo lavoro. Nella ricerca con i miei attori non cerco la chiave del personaggio, ma dell’attore stesso. E come loro vanno oltre il ruolo, così anche allo spettatore vorrei chiedere di oltrepassare quella linea di confine”: inno alla vita immaginato in uno spazio ampio, una vetrata, tanti bicchieri e bottiglie di vodka trasparenti come lo sguardo degli attori e le loro lacrime, con un’umanità radunata attorno ad un lungo tavolo dove tutti si incontreranno, si ameranno, si scontreranno. 

Produzione Fondazione TPE realizzata con Elsinor-Centro di Produzione Teatrale e Festival delle Colline Torinesi, Platonov di Anton Cechov sarà diretto da Marco Lorenzi, suo anche l’adattamento insieme a Lorenzo De Iacovo ed interpretato da Michele Sinfisi, Stefano Braschi, Roberta Calia, Yuri D’Agostino, Barbara Mazzi, Raffaele Musella, Rebecca Rossetti ed Angelo Maria Tronca: repliche al Teatro Astra ogni sera alle 21, tranne mercoledì alle 19 e domenica 31 alle 17 con biglietti ad Euro 22 ed Euro 15. Info e prenotazioni allo 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.
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