immagine home.jpg
Recensione di: L'ombra
 L'ombra è un sogno che brucia la scena. Al suo interno il regista e poliedrico autore Giuseppe Nexus Gatti ha inserito, su un macrosistema narrativo, dominato dai riflessi post-moderni di una realtà frantumara con il suo drammatico disgregarsi del tessuto sociale, una serie fittissima di linguaggi artistici eterogenei, dalla danza hip-hop alle arti murali più mainstream, realizzati grazie all'uso di tecnologie digitali abilmente sfruttati sulla scena, dal cinema.
L'ombra è un'opera complessa e ad alto potenziale comunicativo. La multiforme struttura, in grado di assorbire e riproporre una molteplicità di linguaggi non sempre facili da fondere, affronta con sfacciato vigore il senso di isolamento e di vertigine dell'uomo contemporaneo. L'ombra è un sogno che brucia la scena. Al suo interno il regista e poliedrico autore Giuseppe Nexus Gatti ha inserito, su un macrosistema narrativo, dominato dai riflessi post-moderni di una realtà frantumara con il suo drammatico disgregarsi del tessuto sociale, una serie fittissima di linguaggi artistici eterogenei, dalla danza hip-hop alle arti murali più mainstream, realizzati grazie all'uso di tecnologie digitali abilmente sfruttati sulla scena. E infatti con grande libertà Nexus sembra usare i diversi linguaggi artistici, spostando l'asse del suo lavoro dalla scena alla proiezione di film, dalla video arte ai risvolti narrativi più attuali.
 Il lavoro finale è un collage partecipato e ricco di spunti, che però in alcuni momenti rischia di implodere, proprio a causa del grande numero di input scenici che vengono attivati. Nexus, regista e autore dell'opera, gioca arditamente con i linguaggi narrativi più disparati, crea e disfa continuamente le strutture percettive della scena, giungendo a sfruttare ogni angolo della sala (uno specchio domina il tetto, ed è utile, oltre che a informare gli spettatori meno vicini al palco, anche a offrire un punto d'osservazione inedito) e a giocare spregiudicatamente con i generi letterari più differenti: dal noir alla fantascienza fino a giungere al coup finale, con l'inserimento di risvolti storici imprevisti e dolorosi per la storia attuale italiana.
 
Notevole infine il cast che vede brillare Nicola Marchitiello nel ruolo del protagonista e Laura Garofoli, nel ruolo di Rebecca. Penso che questo spettacolo meriti di ricevere un ampio spazio, sia per la portata culturale che si prefigge di possedere e di offrire, sia per l'imponente mole di linguaggi che esso mette in mostra. Ne L'ombra non sono previste rigide compartimentazioni tra strumenti scenici, non è prevista nessuna forma di frattura tra differenti metodologie narrative. L'ombra è un contenitore-opera energico ed esplosivo, capace di far saltare ogni armonia d'arte predefinita.
 
  • Scheda Spettacolo
    L'ombra
    archivio
    cookie law
    privacy