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Irene Serini, Rosario Palazzolo e Mulino ad Arte per il cartellone FTT-Fertili Terreni Teatri
a cura di Roberto Canavesi
Tre titoli in tre giorni dedicati alla scena contemporanea
Torino, a bellARTE, San Pietro in Vincoli ed a Cubo Teatro, da venerdì 12 a domenica 14 aprile 2019
Correva l’anno 1983 quando Mario Mieli, filosofo, poeta ed attore, pose fine ai suoi giorni  a poco più di trent'anni: alla sua figura, considerata scomoda per i suoi studi in materia di gender, ed ancor oggi velata di un alone di mistero, è dedicato Abracadabra che Irene Serini propone venerdì 12 aprile alle 21 a bellARTE per il fine settimana di Fertili Terreni Teatri: "il teatro – scrive la Serini - è tutto sommato un luogo tranquillo, dove non si fa che ripetere il già detto, dove tutto appare più bello se illuminato da un fascio di luce che spunta al momento giusto (…) Ma che storia vuoi raccontare, se il protagonista sfugge continuamente? Se appare e scompare mutando il suo apparire?”. Ispirandosi al modello del teatro antico, con il pubblico seduto in cerchio a delimitare lo spazio scenico, l’attrice triestina da vita ad una sorta di seduta spiritica teatrale, rievocazione di un personaggio controverso e combattuto che nel corso della sua breve esistenza si è fatto precursore di un dibattito allora come oggi pronto ad interrogare la società in materia di sessualità ed identità di genere. 

In contemporanea a San Pietro in Vincoli, con replica anche sabato 13 aprile alle 21, Rosario Palazzolo presenterà Lo zompo, tassello iniziale della quadrilogia Santa Samantha Vs–sciagura in quattro mosse, racconto corale immaginato intorno la figura di Samantha, una bambina e poi una donna che nasce a Palermo e che a Palermo vive un’esistenza minima, fatta di cugine, di santissime marie, di credenze popolari che l’incoronano suo malgrado Madonna in terra, obbligandola a dispensare miracoli. In questo primo momento teatrale Palazzolo sarà Nunzio Pomara, uomo fragile ed insicuro ma di una potenza linguistica formidabile: carattere tenace che letteralmente zompa nel teatrino parrocchiale in cui sta per iniziare l'immancabile appuntamento mensile detto "Della Rivelazione” obbligando l'uditorio ad ascoltarlo, urlando e sospirando tutto il suo odio per una cultura del niente che pretende di determinare le esistenze, di ancorarle alla tradizione, di misurarle col metro rotto di una Madonna che piange per il mondo intero. 

Domenica 14 aprile alle 19 al Cubo Teatro il collettivo torinese Mulino ad Arte porterà in scena BEA, testo di Mick Gorodn diretto da Marco Lorenzi con in scena Clara Galante, Sena Lippi e Daniele Ronco: dedicata al tema dell’eutanasia la piéce porterà alla ribalta una giovane donna, forse troppo giovane, vittima di un male incurabile che chiede di essere capita. Ed ancora una madre, sua madre, che chiede come può trovare la forza di capire, ed un giovane uomo, non più troppo giovane, che si chiede come ci si è ritrovato. "Questo testo - scrive Marco Lorenzi - non è solo un modo per affrontare un nervo scoperto nel dibattito contemporaneo, il fine vita, ma anche un’opportunità per fare teatro nel senso nel senso di un incontro intimo e profondo tra attori e spettatori”. 

Per tutti gli spettacoli biglietti a Euro 12 ed Euro 10 con info e prenotazioni ai numeri 011.77.27.867 (bellARTE), 011.52.17.099 (San Pietro in Vincoli), 392.37.56.053 (Cubo Teatro) o su www.fertiliterreniteatro.com. 
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