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Sei mesi di cartellone per il quasi maggiorenne MORENICA FESTIVAL…
a cura di Roberto Canavesi
Diciassettesima edizione della rassegna diretta da Renato Cravero e Francesca Brizzolara
Ad Ivrea e Chiaverano, da mercoledì 11 settembre 2019 a sabato 15 febbraio 2020
Forte della lunga rincorsa dei mesi scorsi con una serie di anteprime e serate evento, prende il via mercoledì 11 settembre la diciassettesima edizione del Morenica Festival: tradizionale appuntamento, distribuito tra i territori di Ivrea e Chiaverano con protagoniste compagnie professionali chiamate ad affrontare temi contemporanei rivolgendosi ad un “nuovo pubblico” che permetta la definizione di una nuova comunità culturale a partire dalla condivisione di momenti di spettacolo e dibattiti. Dedicata allo studioso Giovanni Moretti, recentemente scomparso, l’edizione 2019/20 si accompagna all'eloquente sottotitolo Global Generation per meglio sottolineare il carattere di apertura di un’offerta culturale articolata in cinque lunghi mesi di programmazione.

Inaugurazione del programma, mercoledì 11 settembre alle 21.30 nel Cortile del Museo di piazza Ottinetti ad Ivrea, con il binomio scienza-teatro protagonista in Pale Blue Dot, produzione di Andrea Brunello per la compagnia trentina Arditodesìo in uno spettacolo pieno di passione e riflessione su tematiche scientifiche e climatiche: a seguire, venerdì 4 ottobre alle 21, è grande l’attesa per la riapertura del Teatro Bertagnolio di Chiaverano, piccola sala gioiello reduce da un’accurata ristrutturazione che riapre i battenti per lo Zibaldino Africano del collettivo romano Frosini/Timpano, articolato progetto sul colonialismo italiano di cui sarà presentata la prima parte, Acqua di Colonia. Stessa sede e stesso orario, sabato 12 ottobre, per Piccola società disoccupata che ACTI Teatri Indipendenti propone dai testi di Rémi de Vos, con la traduzione di Luca Scarlini e l’interpretazione di Beppe Rosso, Ture Magro e Barbara Mazzi, affrontando la tematica del lavoro: tre attori di diversa generazione formano una "piccola società disoccupata” dando vita a vari ruoli in una lotta senza esclusione di colpi per conservare o trovare lavoro, un tutti contro tutti in cui non mancano slanci d’amore, ingenuità e momenti di grande illusione.

Seguirà un doppio appuntamento dedicato ai più giovani allo ZAC Movicentro di Ivrea: sabato 26 ottobre alle 21.30, spazio a Socialmente della compagnia spezzina Frigoproduzioni immaginato in un giorno o in un anno di vita di due giovani totalmente alienati, nella cui ininterrotta allucinazione scorrono i sogni di successo e gli incubi di fallimento propri di soggetti desiderosi di essere ma incapaci di farlo. Sabato 30 novembre alle 21.30 sarà invece la volta di Marco Cacciola ideatore ed interprete di Farsi silenzio, performance sotto forma di viaggio alla riscoperta di quella lentezza e di quel silenzio così tanto alieni dai frenetici ritmi della vita moderna. In mezzo alle due proposte, sabato 9 novembre alle 21 al Teatro Bertagnolio di Chiaverano, presentazione dal titolo Global work con letture dal volume O pesci colorati, chi volete voi servire? di Viridiana Casali: “sezione della seconda raccolta di scritti dell’autrice - è scritto nella presentazione - che raccoglie monologhi e racconti incentrati sul tema del lavoro. I personaggi compongono un ritratto italiano post industriale la cui prospettiva parte da uno dei luoghi sacri dell’imprenditoria illuminata, sito Unesco 2018, la Ivrea di Olivetti, dove l’autrice dei testi è nata e vive”.

Prima della pausa natalizia, domenica 5 dicembre alle 17 al Teatro Bertagnolio di Chiaverano, i padroni di casa di Tecnologia Filosofica firmato un pomeriggio dal titolo Facciamo che noi saremo, spettacolo realizzato con un gruppo di giovani disabili per squarciare ancora una volta il velo sulle difficoltà che ogni giorno molte persone meno fortunate di noi si trovano a dover affrontare. E sempre di pomeriggio, domenica 26 gennaio alle 17 al Teatro Bertagnolio di Chiaverano, andrà in scena in occasione della Giornata della memoria il recital Cara Anne che Raffaella Tomellini per Viartisti Teatro porta in scena con successo da molte stagioni: dedicato alla figura di Anne Frank, lo spettacolo desidera approfondire, attraverso il dialogo tra Anne e il suo albero, l’ippocastano situato nel giardino di fronte al nascondiglio segreto, il tema dei sogni e del coraggio necessario per raggiungerli.

Il penultimo appuntamento della rassegna, sabato 8 febbraio alle 21.30 allo ZAC Movicentro di Ivrea, è con l’Amarsiamorsi del Collettivo Biloura presentato in occasioni internazionali con menzione speciale al Bangkok Theatre Festival nel 2018: incentrato su temi di grande attualità quali tratta di immigrazione, omosessualità, amore e morte, lo spettacolo vedrà Silvia Ribero e Angie Rottensteiner impegnate in un percorso di riflessioni tanto intime e personali, quanto necessariamente di patrimonio collettivo. A chiudere la programmazione, sabato 15 febbraio alle 21 al Teatro Bertagnolio di Chiaverano, il Bye bye party che se farà calare il spirarlo sui cinque mesi di festival, intende anche rappresentare una serata tributo alla figura ed all'opera di Giovanni Moretti, attore, docente, ma soprattutto uomo di teatro come pochi altri per tanti anni cultore e promotore di un’idea di teatro sociale come luogo di rappresentazione e di rappresentanza di una comunità. 

Per gli appuntamenti del Morenica Festival, laddove non diversamente indicato, biglietti ad Euro 10 ed Euro 8 con informazioni sul sito www.morenica.org e prenotazioni all'email morenicafestival@gmail.com o ai numeri 338.7625380, 347.9225376 e 347.9731968.
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