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Sere d’estate teatrali con LA BISBETICA DOMATA ed OTELLO
a cura di Roberto Canavesi
A giorni alterni i due classici scespiriani diretti da Elena Gigliotti e Marco Lorenzi
Torino, al Teatro Carignano, da martedì 25 giugno a domenica 21 luglio 2019
Per il secondo anno di fila il Teatro Stabile di Torino promuove un’appendice alla sua già lunga stagione teatrale con il progetto Prato inglese che vedrà per un mese la platea del Teatro Carignano ricoperta da un suggestivo tappeto verde dove prenderanno vita, a sere alterne, due classici scespiriani come La bisbetica domata ed Otello: protagonista un cast di giovani attori affidati alle sapienti mani di Elena Gigliotti e Marco Lorenzi nella realizzazione di un percorso pensato e concepito per il pubblico dei più giovani chiamato a vivere un’occasione unica nella veste di spettatore da una prospettiva insolita, tra innovazione e tradizione. 

Scritta tra il 1590 ed il 1594, tra le prime commedie del ricco corpus teatrale, La bisbetica domata è ancor oggi in grado di divertire ed appassionare grazie alla forza del suo impianto e della sua protagonista Caterina, la bisbetica: "la bisbetica – scrive Elena Gigliotti che firma la regia insieme a Dario Aita - è il bene e il male, la femmina e il maschio, la sorella e la figlia. Quando ne sente la mancanza, è la madre. All'occorrenza, anche il padre. Pare dunque essere tutto, la bisbetica, perché ha quel tutto che le serve per esserlo: il coraggio”. Creatura di assoluta modernità, alfa ed omega dell’essere donna, la bisbetica Caterina vedrà la sua esistenza sconvolta dall'irruzione di Petruccio, l’uomo venuto dal nulla capace lui solo di porre freno ai suoi irrazionali istinti, in una parola sola di domarla, per poi esserne a sua volta stregato. Caratteri teatrali, o se si preferisce personaggi, ma prima di tutto persone, uomini e donne abitanti di quel mondo attraversato da una solitudine di fondo in grado all'improvviso di accendersi con la poesia e l’amore.

Per definizione da sempre tragedia della gelosia, dall'anno della sua prima rappresentazione, il 1604, Otello vive di un gioco di contrasti e ambiguità che si esprime nel rapporto tra il Moro di Venezia, outsider vincente sul campo di battaglia ma guardato con sospetto nella società, e Iago, che al bianco della pelle contrappone un animo nero e diabolico, capace di forgiare la volontà altrui per piegarla al suo disegno. Dramma di sospetti ed apparenze destinato a rivivere in un allestimento dalla doppia ambientazione, con la prima parte di Venezia raffigurata nel backstage dello spettacolo, mondo concreto dove il Teatro con le sue immagini e la sua capacità di creare realtà non è ancora pienamente presente: si vedranno i camerini degli attori, la lunga preparazione di quello che dovrà avvenire poi ed una lunga tavola da prove a tavolino. A seguire la seconda parte, Cipro, metafora del teatro dove si crede a quello che ci viene detto, perdendo la distinzione tra ciò che è realtà concreta e realtà immaginata: "Otello - scrive Marco Lorenzi - un uomo che proviene da un mondo che non c’è più, il mondo degli eroi, del mito, del once upon a time cadrà in questo mondo di apparenze e non riuscirà più a districarsene”.

Produzioni Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale dirette da Elena Gigliotti, in collaborazione con Dario Aita, e Marco Lorenzi, per La bisbetica domata ed Otello in scena saranno Lorenzo Bartoli, Vittorio Camarota, Lucio De Francesco, Damien Escudier, Barbara Mazzi, Camilla Nigro, Michele Schiano Di Cola, Marcello Spinetta, Alice Spisa, Andrea Triaca ed Angelo Tronca: al Teatro Carignano un mese di repliche a sere alterne alle 21 con biglietti ad Euro 15 ed Euro 10, per gli under 18 ad Euro 5. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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