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Terza, quarta e quinta stella teatrale ne IL CIELO SU TORINO
a cura di Roberto Canavesi
Ultime tre creazioni della rassegna dedicata alla scena non solo torinese
Torino, al Teatro Gobetti, da domenica 14 a venerdì 19 aprile 2019
Al Teatro Gobetti la seconda settimana de Il Cielo su Torino dedicato alla creatività giovanile torinese e non si apre, domenica 14 aprile alle 15.30 e lunedì 15 aprile alle 19.30, con O disse a te, produzione Municipale Teatro di Giulia Bavelloni e Chiara Lombardo portata in scena da Fabrizio Stasia: originale monologo in cui si rilegge l’Odissea dal punto di vista di Telemaco in un progetto di teatro sociale sul tema della resilienza e del viaggio partito dal quartiere San Salvario di Torino ed allargato ad altre zone della città. "Il protagonista - scrivono le autrici - è un figlio che si trova ad affrontare problemi di vita concreta e ricadute emotive di un’infanzia e di un’adolescenza private della guida e dell’affetto paterno. Il suo percorso di formazione, nel superamento di insicurezze e fragilità, sostituisce il cammino dell’eroe”: il Telemaco dei giorni nostri apre gli occhi sulle Odissee di oggi, storie di disperazione e sopravvivenza spesso associate al concetto di resilienza che rivivranno sotto forma di installazioni sonore e video.

Quarto titolo in cartellone, martedì 16 aprile alle 19.30 e la sera successiva alle 20.45, il Bianca come i finocchi in insalata scritto e diretto da Silvia Marchetti ed interpretato da Andrea Ramosi: selezionato tra la ricca offerta del Torino Fringe Festival 2018, lo spettacolo vede l’interprete en travestì dar voce ad un’anonima, tragicomica e disperata insegnante elementare protagonista di un monologo sulla solitudine. La più classica delle antieroine che scivola via tra le innumerevoli sfaccettature del dolore, incapace di ascoltare persino se stessa, cercando di trovare piena realizzazione alle sua aspirazioni anche attraverso la tardiva passione con Antonino, il preside della scuola: strizzando l’occhio allo stile dei vari Bennett, Cocteau e Ruccello, il racconto porterà sulla scena una donna strampalata e banale, confusa e dispotica, tutto ed il contrario di tutto capace di coltivare odio e risentimento che la corrodono dall'interno. "Sempre sull'orlo di una crisi di nervi e dello sdoppiamento di personalità - scrive l’autrice Silvia Marchetti - è l’emblema degli abusi che siamo capaci di infliggere a noi stessi e alla nostra natura, mediante rinunce, compromessi, appagamenti fasulli”. 

Il sipario su Il Cielo su Torino calerà giovedì 18 aprile alle 19.30, in replica la sera successiva alle 20.45, con Lo stronzo, produzione Teatro delle Temperie di e con Andrea Lupo, anch'essa selezionata al Torino Fringe Festival 2018, dedicata all'imprevedibilità ed alla normalità della violenza domestica, in un viaggio nella mente maschile messa alla prova dall'abbandono: la sera del decimo anniversario di Luca e Lilli un banale malinteso fa esplodere tensioni, covate da tempo, che la donna esterna dopo un feroce litigio barricandosi dietro la porta. Da solo, davanti alla maniglia ed ai quattro assi di legno, Luca sfoga la sua rabbia urlando ed imprecando, piangendo e supplicando, sempre più consapevole con il passare dei minuti della sua incapacità di comprendere e gestire il rifiuto. E se "il viaggio di Luca – spiega Andrea Lupo - attraverserà tutte le fasi emotive possibili finché, stremato, dovrà ammettere di non essere in grado di tenere il passo”, la donna troverà la forza di rivendicare a pieno la sua forza di scegliere e di non tornare indietro dalla decisione presa: atto estremo e coraggioso di fronte al quale, esasperato dal suo silenzio e dall'assenza, Luca troverà nell'aggressività l’unica via d’uscita dalla gabbia del proprio fallimento. 

Per Il Cielo su Torino appuntamento al Teatro Gobetti con biglietti ad Euro 28 ed Euro 25 ed info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it. 
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