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Silvia Frasson racconta il suo `Amore e ginnastica`.
Torino: al Tangram Teatro, venerdì 26 febbraio 2016, un De Amicis che non ti aspetti.
 Da sempre il suo nome è associato a Cuore, romanzo diventato vero e proprio caso editoriale che lo ha rivelato ad uno sconfinato pubblico di adolescenti ed adulti: Edmondo De Amicis è però anche l’autore di Amore e Ginnastica, volume edito nel 1890 in cui si narra la storia d’amore tra un’insegnante e un segretario nei corridoi di una scuola.
 
A firmarne l’adattamento teatrale è ora Stefano Massini per l’allestimento, in data unica nella sala del Tangram Teatro di Torino, con protagonista Silvia Frasson, versatile e camaleontica interprete cui è affidato il non facile compito di dar voce ai molteplici personaggi del condominio dove si consuma la vicenda: sola in scena, accompagnata dal commento musicale eseguito dal vivo da Tommaso Ferrini, la Frasson sarà per lo spettatore guida di un suggestivo viaggio all’interno delle peripezie amorose di due amanti, mai come in questo caso così diversi ed in apparenza lontani.
 
Originaria di Chianciano Terme, formatasi prima alla Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano e poi al Corso di Alta Formazione diretto da Federico Tiezzi, presso il Teatro Metastasio di Prato, ed al Corso di perfezionamento del Teatro Stabile di Bolzano, a Silvia Frasson abbiamo rivolto alcune domande per meglio conoscere le coordinate del suo progetto di narrazione.
 
Quando e come è nata l'idea di lavorare sul romanzo di Edmondo De Amicis?
Molto semplicemente tutto ha preso corpo in occasione di un debutto che mi è stato offerto l'anno scorso sulla piazza di Firenze, pretesto che ho volutamente utilizzato per sperimentare un nuovo approccio lavorativo. Non più, come da tradizione, portare in scena testi da me scritti, diretti ed interpretati, ma un'immersione nelle parole di altri autori: ho quindi chiesto a Stefano Massini di andare alla ricerca di un materiale che potesse venire incontro a questa mia esigenza, e Stefano si è subito indirizzato su Amore e Ginnastica che a suo dire sembrava scritto su misura per le mie corde interpretative, e di cui si è proposto per il necessario lavoro di adattamento teatrale”.
 
Teatralmente parlando quali sono state le componenti di maggior interesse del romanzo?
Si parta dal presupposto che in assoluto ci si trova di fronte a puro divertimento a tal punto che, forse per la prima volta, considerando tutti i miei lavori, si riderà solo e non ci sarà spazio per tristezza e malinconia: da un punto di vista attorale, invece, Amore e Ginnastica mi offre la possibilità di interpretare l'infinita gamma di personaggi dalla variegata umanità che popola il condominio teatro della vicenda: un'opportunità di saper calibrare con attenzione e che richiede continui cambi di registro e di tonalità espressive facendo ricorso al solo utilizzo di mimica e gestualità”.
 
Edito nel 1890 Amore e Ginnastica porta con sé inevitabilmente il segno degli anni: come avete fronteggiato il rischio che il prodotto finale potesse risultare eccessivamente datato?
La sottile linea guida nell'adattamento di Stefano è stata la condivisa convinzione di trovarci di fronte ad una storia d'amore a tutto tondo, e come tale al racconto di una passione che non può né deve subire il trascorrere del tempo. Detto questo si sono sicuramente limati alcuni aspetti riconducibili al clima ed alla società di fine Ottocento, ma sempre tenendo ben presente come obiettivo finale quello di creare un messaggio per così dire universale, con tanto di corteggiamento e di finale tanto a sorpresa quanto tremendamente attuale per i nostri giorni”.
 
A Torino sarai in scena negli spazi del Tangram Teatro, una sala che ben conosci avendola frequentata all'inzio del tuo percorso professionale con il concorso Prova d'Attore: quale il tuo personale rapporto con la città?
Ho iniziato a frequentare Torino per motivi famigliari quando studiavo alla Paolo Grassi di Milano e l'ho sempre considerata una città-non città, a misura d'uomo, con una grande vitalità culturale: a ciò si aggiunga che le prime repliche del mio Santa Giovanna dell'Immaginazione le ho proprio fatte a Torino, come molti altri lavori presentati in circoli o spazi off che ho avuto modo di frequentare e scoprire in anni diversi”.
 
Con l’adattamento di Stefano Massini e l’interpretazione di Silvia Frasson, Amore e ginnastica sarà in scena venerdì 26 alle 21 con biglietti a Euro 15 ed Euro 12: info e prenotazioni allo 011.33.86.98 o sul sito www.tangramteatro.it.
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