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`Ivanov`, piccolo mondo tragico a un passo dall'autunno rivoluzionario.
Torino: al Teatro Carignano, da martedì 6 a domenica 11 dicembre 2016, la prima delle grandi opere di Anton Cechov.
Passato alla storia per pagine teatrali di autentica poesia, Anton Cechov ha fatto il suo debutto nella veste di autore teatrale all’età di 27 anni con Ivanov, in scena per la stagione dello Stabile con la regia di Filippo Dini, come rappresentazione di un universo tragico prossimo alla stagione rivoluzionaria che annienterà ogni certezza: scritto con una neanche troppo nascosta vena polemica verso la moda del tempo di insistere con protagonisti come mostri, buffoni o creature angeliche, la piéce del medico di Taganrog porta in scena un uomo senza qualità, creatura la cui nobiltà di un tempo si intravede solo più, incapace di dare un senso alle proprie giornate, ma tenacemente alla ricerca di una motivazione che non lo faccia soccombere al proprio destino. Attorno a lui un’umanità di corrotti e imbroglioni priva di ideali e senza speranze nel futuro: un piccolo grande mondo dove gli uomini subiscono la vita impegnati come sono in una quotidiana lotta per la sopravvivenza che non risparmia reciproci colpi bassi.
Ivanov - scrive Dini - trascina tutti nel tunnel nero dell’inattività, della paralisi mentale e spirituale: tutti lottano contro di lui o tentano di guarirlo, fino all’estremo sacrificio. Ivanov è il virus letale della sua società, è il simbolo della malattia che si genera all’interno di quel ristretto gruppo di esseri umani che agiscono nella commedia”: uno spettacolo sfida portato in scena da un cast di nove attori ciascuno con un doppio ruolo per la definizione di una sorta di universo parallelo all’interno del quale agire. Un mondo prossimo al collasso in cui, attraverso la figura dell’uomo inutile che non riesce a spingere il proprio cuore oltre la paralisi del proprio spazio, si arriva a raccontare la crisi e il declino di un’intera società e di un’intera epoca. Il tutto fino ad una presa di coscienza definitiva che lo porterà all’atto finale, il suicidio, come estremo gesto liberatorio.
 
Coproduzione Fondazione Teatro Due e Teatro Stabile di Genova con la regia di Filippo Dini, anche in scena con Sara Bertelà, Nicola Pannelli, Antonio Zavatteri, Orietta Notari, Valeria Angelozzi, Ivan Zerbinati, Ilaria Falini e Fulvio Pepe, per Ivanov repliche martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30: biglietti ad Euro 36 ed Euro 30 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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    Ivanov
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