immagine home.jpg
Le schermaglie amorose dei pescatori de Le baruffe chiozzotte
a cura di Roberto Canavesi
Jurij Ferrini dirige e interpreta il testo corale di Carlo Goldoni
Torino, al Teatro Gobetti, da martedì 21 novembre a domenica 17 dicembre 2017
Quanto sono semplici ed a tratti ingenui i protagonisti de Le baruffe chiozzotte, commedia dell'ultima stagione veneziana di Carlo Goldoni in prima nazionale al Teatro Gobetti per la stagione dello Stabile torinese: a dirigere e guidare un ricco cast di suoi “fedelissimi” sarà Jurij Ferrini, primo artefice del ritratto corale di vizi e virtù di una comunità di pescatori nella settecentesca Chioggia. 

Strano il destino de Le Baruffe che dall'indimenticata versione di Giorgio Strehler in lingua originale per il Piccolo Teatro di Milano non hanno praticamente più avuto una vita scenica: “questa è una commedia di poveri – scrive Ferrini - dove i ricchi sono assenti. I potenti lo stesso. Non esistono neppure i padri: sono tutti fratelli e sorelle. Una generazione unica, semmai allargata nelle differenze d’età. Il Coadiutore di giustizia è l’unica presenza del potere aristocratico-democratico”. Congegno teatrale all'insegna del ritmo e della comicità che potrà contare sull'originale traduzione di Natalino Balasso, a suo particolare agio con la divertente commistione tra italiano e chioggiotto, per un quadro comico tutto da gustare: ma anche l'opportunità per riflettere sulle possibili declinazioni del rapporto tra la comunità ed il potere, allora come oggi per nulla immuni da attacchi di diffidenza come di paura, di scaltrezza e di furbizia. 

Commedia dalla struttura lineare, Le baruffe chiozzotte, con i primi due atti immaginati attorno i pescatori e le loro donne prima nella loro quotidianità e poi di fronte a quel poter giudiziario che, nel terzo atto, cercherà di ripristinare il quieto vivere: il tutto in un quadro teatrale con due famiglie di fratelli e sorelle alla ricerca di stabilità nel matrimonio con tanto di tre unioni da concludere, due già organizzate ed una ancora da combinare, dopo aver superato incomprensioni ed ostacoli per l'immancabile gelosia.

E se Goldoni è passato alla storia per il suo ruolo di riformatore della scena teatrale, passando dal teatro all’improvviso dei comici dell’arte ai testi teatrali modernamente intesi, raramente come ne Le baruffe chiozzotte è possibile scorgere la sua innata passione per il teatro, vero e proprio amore che si materializza con dialoghi dai ritmi serrati e tempi comici perfetti. “Per questo – conclude Ferrini - penso di spogliare l'apparato scenico, spingermi oltre ciò che ho realizzato finora, svelando ciò che avviene durante le prove di uno spettacolo; permettendo al pubblico cioè di concentrarsi esclusivamente sul dialogo dei personaggi e sulle loro vicende, senza creare un affresco d'epoca visivo”. 

Produzione Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale, traduzione ed adattamento di Natalino Balasso con la regia di Jurij Ferrini, le tre settimane de Le baruffe chiozzotte vedranno in scena Jurij Ferrini, Elena Aimone, Matteo Alì, Lorenzo Bartoli, Christian di Filippo, Sara Drago, Barbara Mazzi, Raffaele Musella, Rebecca Rossetti, Michele Schiano Di Cola, Marcello Spinetta, Angelo Tronca e Beatrice Vecchione: repliche al Teatro Gobetti martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30 con biglietti ad Euro 28 ed Euro 25. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
  • 01_TST_baruffe_loc 028.jpg
    01_TST_baruffe_loc 028.jpg
    archivio
    cookie law
    privacy