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Tindaro Granata e Licia Lanera per le serate di apertura di `Torino Creazione Contemporanea-Festival delle Colline Torinesi`.
Torino: da giovedì 2 a mercoledi 8 giugno 2016, la prima settimana della rassegna torinese.
Pronti, partenza, via con l'edizione numero ventuno di Torino Creazione Contemporanea - Festival delle Colline Torinesi, la rassegna diretta da Sergio Ariotti con spettacoli in cartellone fino al prossimo 21 giugno: ad aprire il programma, nell'inedito spazio del Caffè Elena di Torino, da giovedì 2 a domenica 5 ad intervalli regolari dalle 16.30 alle 20.30, la performance Hamlet private, ideata e diretta da Martina Marti, e realizzata da Giulietta Debernardi e Marco Mazza per Scarlattine Teatro. "Un'esperienza privata ed esclusiva - scrivono gli autori - in cui lo spettatore ha la possibilità di esplorare ed indagare la propria vita e i propri dubbi attraverso le carte Talmeh, anagramma dell'eoe scespiriano": pensata per uno spettatore alla volta, la performance vedrà i due performer maneggiare ventidue carta a testa, ognuna delle quali corrispondente ad un personaggio o ad una situazione della tragedia. allo spettatore-autore, comodamente seduto al tavolino di un bar, il compito di sceglierne la successione arrivando alla riscoperta del personaggio Amleto, più che mai uomo contemporaneo e fonte di interrogativi.
 
Sempre giovedì 2 giugno, alle 21.30 all'interno del neonato Polo del 900, spazio a Stanze/Qolalka, primo studio dell'omonimo progetto a cura di Gianluca e Massimiliano De Serio: partendo dal lungometraggio Stanze, interpretato da giovani rifugiati politici somali approdati in una caserma torinese, i due registi realizzano un recital poetico interpretato da Suad Omar, attivista, poetessa e attrice italo-somala chiamata a leggere le poesie create per il film, rendendole quanto più attuali con la proiezione di immagini di stanze di guerra vuote e distrutte: "grazie al contributo di Suad Omar - scrivono i De Serio - è nato un lavoro collettivo in cui i rifugiati raccontano in versi le proprie storie di diaspora dalla Somalia all'Italia, attraverso le carceri della Libia, il deserto, i soprusi: e poi l'attraversamento del Mediterraneo e l'odissea dei centri di accoglienza, fino all'arrivo in via Asti".
 
Due giorni di pausa per l'attesa prima nazionale, al Teatro Astra domenica 5 alle 21.30 e lunedì 6 alle 19.30, del Geppetto e Geppetto di Tindaro Granata: incentrato sul delicato rapporto padre-figlio, la pièce dell'autore e regista siciliano racconta di un dramma famigliare che ha per protagonisti Tony e Luca, coppia di innamorati che dopo molti anni di vita in comune si trovano di fronte al bivio se arricchire o meno la propria famiglia con un figlio. Il desiderio di paternità dell'uno si scontra con la volontà di attesa dell'altro all'interno di un contesto famigliare attraversato da presenze esterne che di certo non aiutano: “i due - spiega Tindaro Granata - vanno in Canada, e come il primo papà single della storia di tutte le storie, Geppetto, fanno e fabbricano, costruiscono e creano il loro piccolino. Geppetto e Geppetto tornano in Italia con il loro figlio”. Come sarà il futuro di questa famiglia? Quali i rapporti, anche a distanza di molti anni tra i due genitori ed il figlio? Questi ed altri quesiti al centro di un'indagine teatrale immaginata attorno alla difficoltà di essere figli come di essere padri.
 
A seguire, alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani lunedì 6 alle 21.30 e martedì 7 alle 19.30, la prima ospitalità internazionale con Aleargã (Corri!), spettacolo tratto dall'omonimo racconto della scrittrice rumena Ana Maria Sandu costruito sulle strategie di difesa e di sopravvivenza delle donne: “la protagonista - è scritto in sede di presentazione - non rivela la sua età. Corre. Sa benissimo che muoversi significa essere vivi. Nonostante i suoi disperati tentativi di ignorare i capelli grigi, le rughe e la cellulite, cerca di capire quali cambiamenti la maturità porta con sé”. In scena Nicoleta Lefter farà rivivere la crisi di un'anonima donna trentenne alle prese con i paradossi e le contraddizioni di una vita lontana dagli standard di perfezione richiesti dalla società.
 
Chiuderà la prima settimana del Festival Licia Lanera con la prima nazionale del suo Orgia di Pier Paolo Pasolini, al Teatro Astra martedì 7 alle 21.30 e mercoledì 8 alle 19.30: “La mia Orgia - scrive la Lanera - è la tragedia di chi non sa stare al mondo negando la sua definizione (non più tre ma due: uno che è sia Uomo che Donna, più una ragazza), io sono un’unica voce e un unico corpo che racconta l’impossibilità di un essere umano a sottostare a certe leggi sociali, a subire l’inganno della lingua, a imprigionare il corpo in azioni ripetitive, sempre le stesse nel corso della storia”. Corpo dell'attore e parola dell'autore saranno i contendenti di un agone teatrale con il primo esibito e violato, mentre la parola fungerà da strumento di esaltazione e di distruzione, di stimolo e di repressione.
 
Per le singole serate biglietti ad Euro 16 ed Euro 11 con diverse possibilità di abbonamenti: informazioni e prenotazioni allo 011.19.74.02.91 o all’email info@festivaldellecolline.it.
 
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