Due coppie di differente estrazione sociale con Liam, ex bullo di periferia in cerca di riscatto e Rachida, in fuga dalle vessazioni di una famiglia musulmana: ed ancora Annie, ragazza madre in cerca di lavoro e Pascal, fotografo radical chic. Quattro pedine in una scacchiera dai fragili equilibri con le donne vittime designate in una serie di incontri-scontri nell'elegante appartamento parigino che le coppie si trovano contemporaneamente a visitare: "il luogo - è scritto nella presentazione – diventa metaforicamente una gabbia all'interno della quale sia i carnefici sia le vittime finiscono per rimanere schiacciati dalla violenza esercitata e subita”.
A tessere i fili dell’azione scenica uomini e donne dai destini paralleli che si incrociano per riunirsi in una spirale di reciproca violenza destinata a diventare, attimo dopo attimo, l’inevitabile approdo delle loro esistenze: con toni duri e diretti, la scrittura di Watkins alimenta un ingranaggio teatrale perfetto, millimetrico, il cui principale merito, come sottolinea la stessa regista, è quello di "mettere sotto la lente di ingrandimento i processi mentali e comportamentali di vittima e carnefice".
Produzione Teatro Stabile di Torino–Teatro Nazionale, Teatro di Dioniso e PAV con il supporto della Fondazione Nuovi Mecenati, Scene di violenza coniugale/Atto finale di Gérard Watkins sarà diretto da Elena Serra, anche in scena con Roberto Corradino, Clio Cipolletta, Aron Tewelde ed Annamaria Troisi: negli spazi della Galleria Franco Noero dieci giorni di repliche lunedì, martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20,45, domenica alle 15.30, con biglietti ad Euro 28 ed Euro 25. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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