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Il secondo figlio di Dio (regia di Antonio Calenda)
regia di Antonio Calenda
Manfredi Rutelli (Autore), Simone Cristicchi (Autore), Antonio Calenda (Regista), Simone Cristicchi (Musiche), Valter Sivilotti (Musiche), Domenico Franchi (Scenografia), Domenico Franchi (Costumi), Cesare Agoni (Luci), Simone Cristicchi (Attore),
Luglio 1878. In cima a una montagna, davanti a una folla adorante di quattromila persone, un uomo si proclama reincarnazione di Gesù Cristo. L’inizio di una rivoluzione possibile, che avrebbe potuto cambiare il corso della Storia. Il secondo figlio di Dio è ispirata alla vicenda incredibile, ma realmente accaduta, di David Lazzaretti, detto il “Cristo dell’Amiata”.Tra canzoni inedite e narrazione, Simone Cristicchi ricostruisce la parabola di Lazzaretti, da figlio di carrettiere a predicatore eretico con migliaia di seguaci, e il suo sogno rivoluzionario, culminato nella realizzazione della “Società delle Famiglie Cristiane”: una società più giusta, fondata sull’istruzione, la solidarietà e l’uguaglianza. Un proto-socialismo che sposa i principi del Vangelo delle origini, citato e studiato anche da Gramsci, Tolstoj e Padre Balducci. Il cant’attore Cristicchi racconta l’“ultimo eretico” Lazzaretti, e un piccolo lembo di Toscana (Arcidosso e la Maremma grossetana) che diventa lo scenario di una domanda più grande, universale, che riguarda ognuno di noi: la possibilità di fondare una comunità nuova, più etica e solidale. E quella terra così aspra e bella, che abitua i suoi figli alla durezza del lavoro, ma anche all’idea di cooperazione, è certamente la coprotagonista nel racconto della straordinaria vicenda di David Lazzaretti, il secondo figlio di Dio.
Il secondo figlio di Dio
  • Recensione
    Recensione di: Il secondo figlio di Dio
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