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Gli eroi della Rivoluzione francese nella `Morte di Danton` di Georg Büchner.
Torino: al Teatro Carignano, da martedì 9 a domenica 28 febbraio 2016, prima nazionale per lo spettacolo diretto da Mario Martone.
Da più parti salutato come l'evento teatrale della stagione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, sarà in scena al Teatro Carignano per tutto febbraio il Morte di Danton di Georg Büchner, scritto in sole cinque settimane tra il gennaio ed il febbraio del 1835 dal ventunenne scrittore e anatomista, che Mario Martone dirige servendosi della traduzione di Anita Raja: numeri importanti per un allestimento con oltre trenta interpreti dar vita ad una partitura teatrale ambientata nella Francia rivoluzionaria e dove, l'uno di fronte all'altro, si confronteranno negli ultimi giorni del Terrore Georges Jacques Danton e Maximilian Robespierre.
Sotto l'apparenza del dramma storico - spiega Mario Martone - Morte di Danton nasconde i nervi scoperti della condizione umana, così come sarà rivelata e rappresentata un secolo dopo, nel Novecento, con quella stessa incandescenza, la stessa disillusione, lo stesso urlo soffocato”: la Storia come protagonista, ma anche e soprattuto le fragilità e le debolezze umane come comprimari di un racconto dove si ncrociano i destini di eroi ed antieroi chiamati, chi prima chi dopo, a dover fare i conti con l'ineluttabilità di un fato che impedisce agli esseri umani di invertire i propri destini, mettendoli spesso di fronte ad'incomprensibile idea di giustizia-non giusta. Prima affiatati compagni, di seguito acerrimi avversari, il Danton di Giuseppe Battiston ed il Robespierre di Paolo Pierobon incarneranno due differenti modalità di approccio alla storia. Se infatti il primo non crede alla necessità del Terrore e difende una visione del mondo liberale e tollerante, pur nella piena consapevolezza dei limiti dell’azione rivoluzionaria, ad animare il pensiero e l'azione di Robespierre è la rigida devozione a quella linea giacobina che non gli eviterà di finire alla ghigliottina a distanza di pochi giorni dall'amico-nemico. “La fatica di Danton - conclude Martone - che si contrappone con lucida razionalità al fanatismo del suo rivale, altro non è che la sfiducia nella possibilità di trasformare il mondo, una visione che tuttavia non incrina la volontà di lotta e la coscienza di trovarsi dalla parte giusta della storia”.
 
Scrittore e drammaturgo dalla brevissima e tragica esistenza, morto a soli ventiquattro anni, Georg Büchner con Morte di Danton fa (ri)vivere il dato storico nutrendolo di una linfa ancor oggi particolarmente attuale come quella formata da temi molto sentiti in un clima di preoccupante scontro culturale: la libertà di pensiero come l'essenza della rivoluzione, la violenza e il terrore al pari del determinismo e del materialismo.
 
Produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale con la regia di Mario Martone, Morte di Danton avrà per protagonista n nutrito cast tra cui si segnalano, oltre ai neo diplomati della Scuola per Attori dello Stabile torinese, i nomi di Giuseppe Battiston, Fausto Cabra, Giovanni Calcagno, Michelangelo Dalisi, Roberto De Francesco, Francesco Di Leva, Pietro Faiella, Denis Fasolo, Gianluigi Fogacci, Iaia Forte, Paolo Graziosi, Ernesto Mahieux, Carmine Paternoster, Irene Petris, Paolo Pierobon, Mario Pirrello, Alfonso Santagata, Massimiliano Speziani, Luciana Zazzera e Roberto Zibetti: tre settimane di repliche il martedì ed il sabato alle 19.30, mercoledì, giovedì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30, con biglietti ad Euro 36 ed Euro 30: info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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    Morte di Danton
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