Un esilarante viaggio attraverso le relazioni amorose di ogni tempo ambientato nel futuribile 2218, epoca in cui il mal d’amore, al pari delle più terribili malattie, sembra esser stato completamente debellato con solo qualche vecchio volume da biblioteca conservarne le tracce: è un mondo ideale, quello del ventitreesimo secolo, abitato da uomini e donne dediti alla produzione, indipendenti e appagati, che indirizzano le proprie energie al lavoro e alla cura di sé, senza rischiare di compromettersi sentimentalmente. ``Eppure qualcuno - è scritto nella presentazione - sembra essere sfuggito all'occhio vigile del servizio sanitario. L., ad esempio, da qualche tempo non è più la stessa. Forse contagiata dal nuovo attraente vicino di casa, manifesta i sintomi di quel Morbus Amandi della cui memoria, ormai, si è persa ogni traccia”.
La risoluzione al mistero, e la cura per l’inaspettata malattia, si potrà individuare in un vecchio baule al cui interno sono nascosti bizzarri reperti e stralci letterari sul misterioso ed affascinante morbo: sarà così che, rovistando e leggendo, L. avrà modo di vivere una full immersione nelle più celebri e combattute relazioni di ogni epoca, andando alla (ri)scoperta di un amore rappresentato anche nei suoi effetti indesiderati più gravi.
Produzione Musa srls in collaborazione con Teatro C’Art, scritta a quattro mani da Corrado Trione e Giulia Pont, Effetti indesiderati anche gravi vedrà in scena Giulia Pont e Lorenzo De Iacovo: repliche al Teatro Gobetti sabato 24 alle 19.30 e domenica 25 alle 15.30 con biglietti ad Euro 28 ed Euro 25: info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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