immagine home.jpg
GLI ALTI E BASSI DI BIANCANEVE e RUY BLAS, se il classico non conosce il trascorrere del tempo
a cura di Roberto Canavesi
Due riletture in chiave contemporanea firmate Emma Dante e Il Mulino di Amleto
Torino, a bellARTE ed a San Pietro in Vincoli, da sabato 26 gennaio a domenica 3 febbraio 2019
Patrimonio universale non solo della letteratura di infanzia, la favola di Biancaneve è al centro della rilettura di Emma Dante dal titolo Gli alti e bassi di Biancaneve, terzo tassello della trilogia Le principesse di Emma con cui l’artista palermitana rivisita e reinterpreta alcune della più celebri favole: in scena al Teatro bellARTE sabato 26 alle 21 e domenica 27 alle 18 per il cartellone di FTT-Fertili Terreni Teatro, lo spettacolo interpretato da Italia Carroccio, Daniela Macaluso e Davide Celona vedrà una Biancaneve bambina che grazie all’incontro con i sette nani, sfortunati minatori che hanno perso le gambe, arriverà a scoprire i veri valori della vita. Costretta ad abbassare lo sguardo fino alle loro "altezze”, la giovane comprenderà come il basso dei nani possa rappresentare la bontà e l’accoglienza, l’alto della regina madre l’invidia e la malvagità. Accusata dalla matrigna di vanità, solo una volta fuggita nel bosco Biancaneve scopre nella statura dei nani e nelle sproporzioni delle cose le giuste proporzioni ed i veri valori della vita: e se la protagonista interrogherà il suo cuore per meglio indirizzare scelte e decisioni, la perfida matrigna si affiderà al celebre specchio, cartina di tornasole destinata a riflettere sogni e paure, azioni malvagie e fughe verso la libertà.

Sempre per la stessa rassegna, a San Pietro in Vincoli da martedì 29 gennaio a sabato 2 febbraio alle 21, domenica 2 febbraio alle 19, ritorna a furor di popolo il Ruy Blas. Quattro quadri sull’identità e il coraggio che Il Mulino di Amleto diretto da Marco Lorenzi presenta ispirandosi al capolavoro di Victor Hugo: Yuri D'Agostino, Francesco Gargiulo, Barbara Mazzi, Anna Montalenti, Alba Maria Porto ed Angelo Maria Tronca saranno i protagonisti di un racconto che entra a gamba tesa nel cuore del melodramma ottocentesco, riportando in auge un testo metafora sul senso dell'identità attraverso l’ininterrotto dialogo tra l’autore ottocentesco e lo spettatore moderno: "sullo sfondo di un mondo sul punto di crollare - scrive Marco Lorenzi - il dramma racconta la storia di un alto funzionario della corte spagnola che, per vendicarsi della Regina, tesse un inganno scambiando l'identità del proprio servo Ruy Blas con quella del nobile Don Cesare, per poi introdurlo a Corte”. Partendo da una serie di interrogativi, chi sono io? Sono il mio nome? Sono il mio ruolo sociale? Sono le mie azioni?, Ruy Blas si ritroverà suo malgrado a rivestire un ruolo e un nome che non gli appartengono, riuscendo proprio per questo ad utilizzare al meglio le sue qualità, i suoi valori, avvicinandosi financo a un amore impossibile. 

Per entrambi i titoli biglietti a Euro 12 ed Euro 10 con info e prenotazioni ai numeri 011.77.27.867 e 011.52.17.099 o alle email info@tedaca.it ed info@teatriindipendenti.org.
  • Ruy Blas.jpg
    Ruy Blas.jpg
    archivio
    cookie law
    privacy