Approdate in una spiaggia dopo un drammatico incidente in barca, spaesate e sotto choc, Robyn e Hellen cercano disperatamente una strada che le riporti a casa, salvo poi scoprire come la sconosciuta e desolata terra in cui casualmente si sono imbattute non sia affatto ciò che sembra: paese senza nome, spazio emotivo più che fisico di fronte al quale sembra preclusa ogni possibilità di ritorno a casa, le due donne si troveranno sbalzate in una realtà parallela abitata da suggestioni che spaziano dal mito di Orfeo ed Euridice ad echi letterari da Mary Rose di J.M. Barrie al Jean Paul Sartre di A porte chiuse, fino alla shakespeariana Dodicesima notte. "Una favola moderna - è scritto nella presentazione - sullo strazio dell’amore, sul mistero del dolore e sulla tentazione di perdersi in un futuro fantastico che non verrà mai”: disperazione come delicatezza, dramma ma anche humour e poesia coesistono in una scrittura che arriva dritta al cuore dello spettatore parlando di paure profondissime e universali, come il timore di amare e di soffrire perdendo la persona amata.
Prodotto da Khora.Teatro e da Compagnia Mauri Sturno, regia di Silvio Peroni con Francesca Ciocchetti e Sara Putignano, per Ci vediamo all'alba repliche al Teatro Gobetti martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20,45, domenica alle 15.30: biglietti ad Euro 28 ed Euro 25 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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