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L'autunno teatrale con IL FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI
a cura di Roberto Canavesi
Presentata la XXVIesima edizione della rassegna ideata e diretta da Sergio Ariotti e Isabella Lagattolla
Torino, da giovedì 14 ottobre a domenica 14 novembre 2021
Prende una lunga rincorsa la XXVIesima edizione del Festival delle Colline Torinesi. Torino Creazione Contemporanea che Sergio Ariotti ed Isabella Lagattolla presentano, in una conferenza stampa tenuta alla Fondazione Merz di Torino, con congruo anticipo rispetto lo svolgimento previsto dal 14 ottobre al 14 novembre: dopo la forzata interruzione dello scorso anno, che ha di fatto cancellato l’edizione delle nozze d'argento, spazio ad un inedito autunno per una rassegna tradizionalmente estiva organizzata in sinergia con la Fondazione TPE diretta da Valter Malosti.

Collocazione temporale nuova per una programmazione ricca di novità, dedicata al tema confini/sconfinamenti, il cui cartellone è un insieme di proposte non andate in scena nel 2020 e nuovi titoli, con un occhio di riguardo al panorama internazionale: programmati in spazi già abitati in passato, il Teatro Astra e la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, la Fondazione Merz o le Lavanderie a Vapore di Collegno, l’edizione 2021 si aprirà a nuove location come la sala cittadina di Tedacà bellARTE in un cocktail di teatro e performance, capace di spaziare dall’arte visiva ai linguaggi multimediali, per "sconfinamenti" artistici in genere, e teatrali in particolare. "Uno dei compiti della creazione contemporanea - spiega Sergio Ariotti - è di sconfinare, contaminare i linguaggi, alternarli, combinarli. La cosiddetta prosa e la danza, la performance e il video". In questa direzione alla Fondazione Merz saranno proposti Rompere il ghiaccio di OHT/Office for a Human Theatre e Filippo Andreatta, Sunny Sundays dei libanesi Rabih Mroué e Lina Majdalanie, anche in scena al Teatro Astra con Borborygmus, mentre le sale del Castello di Rivoli ospiteranno Exhibition, evento performativo di Cuocolo/Bosetti pensato per i musei, che sotto forma di bizzarra visita guidata, si interroga sulla natura della fruizione.

Riferito del Belgio come paese ospite, con la partecipazione del collettivo Need Company e di altre ospitalità in via di definizione, la presenza internazionale si arricchirà dell’ungherese Kornél Mundruczó di Proton Theatre e di artisti già applauditi al Festival come gli spagnoli Agrupaciòn Señor Serrano, e Rabih Mroué e Lina Majdalanie che proprio nella rassegna torinese si fecero conoscere al pubblico italiano. Insieme a loro il mini ciclo dedicato alla famiglia d’arte Castellucci, presente con tre allestimenti di Chiara Guidi, Claudia Castellucci e Romeo Castellucci, la doppia proposta firmata Motus o l’Egitto e le sue contraddizioni raccontate da Miriam Selima Fieno: ed ancora, in un programma da considerarsi al momento provvisorio, spazio a giovani compagnie come Liv Ferracchiati con La tragedia è finita, Platonov, i torinesi Tedacà con Fine pena: ora portato in scena da Ninni Bruschetta, per arrivare al segmento dedicato a teatro e arte con la creazione originale di Virgilio Sieni ispirata all’opera di Mario e Marisa Merz, e l’installazione interattiva Sonora Desert della Compagnia Muta Imago.

In programma da giovedì 14 ottobre a domenica 14 novembre 2021 per la XXVIesima edizione del Festival delle Colline Torinesi. Torino Creazione Contemporanea programma in via di definizione consultabile sul sito www.festivaldellecollinetorinesi.it.
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