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Nell’attesa dei teatri APRIAMO LE STANZE…
a cura di Roberto Canavesi
FTT-Fertili Terreni Teatro sostiene chi non è andato in scena
Torino, sulla piattaforma Zoom, da giovedì 26 novembre a giovedì 17 dicembre 2020
Se si chiudono i teatri si possono aprire le stanze (virtuali) delle compagnie: devono avere pensato cosi i direttori di FTT-Fertili Terreni Teatro, cartellone promosso da ACTI Teatri Indipendenti, Cubo Teatro, Tedacà e Il Mulino di Amleto, la cui programmazione è stata interrotta dalla nuova chiusura. Ed allora per alcuni dei titoli saltati in cartellone, spazio ad altrettanti giovedì dove condividere con gli spettatori momenti di leggerezza e reciproca conoscenza in compagnia degli artisti che avrebbero dovuto presentare dal vivo i loro spettacoli.

Spazio cosi agli appuntamenti di Apriamo le stanze, progetto per quattro giovedì di sessanta minuti l’uno in cui le compagnie coinvolte daranno vita, da remoto, a una serie di incontri con gli spettatori: "l’idea è di spartire un momento di condivisione - è scritto nella presentazione - con un artista che apre liberamente le sue stanze creative per mettere a disposizione i processi di invenzione e anche la sua quotidianità. Una breve suggestione con lo scopo di innescare un confronto, una riflessione uno spazio di libertà per pubblico e artisti stessi”. I sessanta minuti passati insieme dovrebbero così risolversi in condivisione e conoscenza, senza filtri né barriere, in cui l’artista si racconta al pubblico, e magari anche viceversa. 

Primo appuntamento giovedì 26 novembre con L'uso della fiaba nella ricerca dell’identità, attraverso il teatro di figura a cura della Compagnia Mamimò per la quale interverranno i registi Marco Maccieri e Angela Ruozzi, gli attori Fabio Banfo, Cecilia Di Donato e Paolo Grossi, dando vita ad una performance di gioco di ombre, sagome e scene: sette giorni dopo, giovedì 3 dicembre, gli attori del collettivo torinese Contrasto introdurranno il loro CANDY-Do, pura improvvisazione ispirata al Candido di Voltaire. Ed ancora, giovedì 10 dicembre, il Fahrenheit della Compagnia Il Mulino di Amleto con gli attori guidati da Marco Lorenzi e Alba Maria Porto: "un percorso artistico aperto agli spettatori che unisce letteratura, teatro, nuove tecnologie e nuovi supporti”. Rispondendo alla domanda "perché questo libro non deve essere dimenticato?" si arriva alla definizione di una lista di libri da salvare con artisti e pubblico ciascuno invitato a scegliere un titolo per la vita, uno solo, le cui motivazioni, per non perderlo nell’oblio, sono fortissime.
Ultimo appuntamento, giovedì 17 dicembre, Inside Perspective/direzione pubblico a cura di Ture Magro per Sciara Progetti: un viaggio dentro l’inizio di una storia che è stata tramandata e che ora viene divulgata senza filtri, così come è stata raccontata al protagonista durante un lungo viaggio in una lunga notte di pioggia.

Da ultimo segnaliamo come FTT-Fertili Terreni Teatro abbia scelto di contribuire attivamente al sostegno delle compagnie che non sono potute andare in scena con gli spettacoli in calendario nella prima parte della stagione: un contributo di Euro 500 che cercherà di alleviare le difficoltà cui stanno andando incontro artisti e tecnici in un periodo in cui è seriamente compromessa la sopravvivenza professionale. Il tutto nella speranza quanto prima di poter recuperare le repliche, nel cui caso alle compagnie sarà riconosciuto l’intero cachet.

Tutte le serate del ciclo Apriamo le stanze avranno inizio alle ore 19 con partecipazione gratuita e prenotazione obbligatoria da inviare via mail a biglietteria@fertiliterreniteatro.com: gli spettatori, se lo vorranno, potranno devolvere un contributo che Fertili Terreni Teatri accantonerà per il progetto Il biglietto sospeso con cui, quando riapriranno le sale, si cercherà di rendere il teatro accessibile anche ai soggetti più fragili.
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