"Liberata da ogni pretesa di naturalismo - è scritto nella presentazione - la messa in scena snellisce la caratterizzazione d’epoca del testo e lavora fino a far emergere le sfaccettature più sociali e politiche, attraverso le quali ogni aspetto della pièce assume una veste più universale e meno relegata al contesto storico della Venezia settecentesca”: rilettura che in parte si discosta dai classici canoni di rappresentazione dove emergerà a chiare lettere la consapevolezza di drammaturgo di un Goldoni da un lato attento conoscitore del suo tempo, dall'altro capace di coscienza critica e di lucidità nel dipingere i rapporti tra i personaggi del suo e del nostro mondo. Il denaro come linfa vitale del mondo moderno, con tutti gli annessi e connessi che questo possa comportare nelle relazione personali e sociali, per un’attualissima istantanea del presente che avrà in Mirandolina, camaleontica interprete delle tensioni sociali curiosamente adunate nella sua locanda, l’ideale personaggio in grado di agire da sapiente giocatore di scacchi, e di trarre il massimo vantaggio da una situazione a tratti spinosa, ma sempre divertente.
Produzione Fondazione Teatro Due diretta da Walter Le Moli, La locandiera di Carlo Goldoni vedrà in scena Emanuele Vezzosi, Massimiliano Sbarsi, Nanni Tormen, Paola De Crescenzo, Laura Cleri, Mariagrazia Pompei, Cristina Cattellani, Luca Numera e Massimiliano Sozzi: al Teatro Astra venerdì 15 e sabato 16 alle 21, domenica 17 alle 17, con biglietti ad Euro 25 ed Euro 17, ad Euro 10 per gli under 30. Info e prenotazioni allo 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.
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