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Anche a teatro QUALCUNO VOLO’ SUL NIDO DEL CUCULO...
a cura di Roberto Canavesi
Alessandro Gassmann dirige un grande affresco di denuncia sulla malattia mentale
Torino, al Teatro Carignano, da martedì 24 aprile a domenica 6 maggio 2018
Prima il romanzo di Ken Kesey pubblicato nel 1962, sull’esperienza da volontario del suo autore in un ospedale psichiatrico, in cui si racconta, attraverso gli occhi di un delinquente fintosi pazzo per sfuggire alla galera, la vita dei pazienti e il trattamento coercitivo che loro riservato: in seguito, nel 1971, l’adattamento scenico di Dale Wasserman diventato solido impianto per la sceneggiatura della celebre pellicola di Miloš Forman, interpretata da Jack Nicholson, entrata a pieno diritto nella storia del cinema. 

Qualcuno volò sul nido del cuculo, nell’adattamento di Wasserman rielaborato da Maurizio De Giovanni, torna ora in auge per la versione teatrale firmata da Alessandro Gassmann in scena al Carignano di Torino per la stagione dello Stabile: sottoposto ad un maquillage che rende l’intera vicenda prossima ai nostri tempi ed alla sensibilità moderna, il racconto di Randle McMurphy diventa la vicenda di Dario Danese e dei suo compagni trasferiti nel 1982 nell'Ospedale psichiatrico di Aversa. ``La malattia e la diversità – scrive Gassmann - la coercizione e la privazione della libertà sono temi che da sempre mi coinvolgono e che amo portare in scena con i miei spettacoli. Tutto ha inizio con l'arrivo di un nuovo paziente che deve essere studiato per determinare se la sua malattia mentale sia reale o simulata”: indisciplina e spavalderia, unite ad una propensione ad essere totalmente contro le regole, fanno ben presto del protagonista un simbolo di ribellione, ma al tempo stesso l’elemento traino per l'improvviso risveglio emotivo degli altri degenti abituati a vivere passivamente la loro condizione di malati. Proprio la consapevolezza di uno status quo intollerabile per la condizione dei pazienti farà scattare nell'uomo la volontà di ergersi a paladino nella battaglia dei diritti verso un sistema repressivo e per nulla rispettoso della dignità umana: una lotta destinata a concludersi tragicamente con la quale ci si riscatterà da un’esistenza fino ad allora vissuta ai limiti della legalità. ``Attraverso di lui – conclude Gassmann - i pazienti riusciranno ad individuare qualcosa che continua ad esser loro negato: la speranza di essere compresi, di poter assumere il controllo della propria vita, la speranza di essere liberi”. 

Spiazzante pagina d’impegno civile, spietato atto di accusa contro le coercizioni attuate all’interno di manicomi ed ospedali psichiatirici, Qualcuno volò sul nido del cuculo è ancor oggi illuminante metafora sul rapporto tra individuo e potere costituito, sui meccanismi di una società che, per reprimere, azzera la dignità umana arrivando a sfruttare il possibile condizionamento esercitato dal singolo su una comunità di simili. 

Produzione Fondazione Teatro di Napoli-Teatro Bellini, testo di Dale Wasserman dall’omonimo romanzo di Ken Kesey, Qualcuno volò sul nido del cuculo ha la regia di Alessandro Gassmann e l’interpretazione di Daniele Russo, Elisabetta Valgoi, Mauro Marino, Giacomo Rosselli, Emanuele Maria Basso, Alfredo Angelici, Daniele Marino, Gilberto Gliozzi, Gaia Benassi, Davide Dolores, Antimo Casertano e Gabriele Granito: due settimane di repliche al Teatro Carignano il martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30. Biglietti ad Euro 37 ed Euro 31 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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