La stagione Santa Cultura in Vincoli 16.17 prosegue con lo spettacolo Piccola società disoccupata di Rémi De Vos dove il protagonista indiscusso è il lavoro che s’intreccia con uno scontro sempreverde: il conflitto generazionale, quella lotta incessante tra giovani e meno giovani, adesso così attuale e inevitabile, associata al trasformarsi del significato di lavoro, di fatica, di progetto per il futuro. Tutto sembra ruotare intorno a dinamiche primitive e quanto mai arcaiche, la lotta di tutti contro tutti, le strategie di sopravvivenza, la selezione naturale in ambito occupazionale, e così centrale diviene la figura dell’individuo che si ritrova con il suo bagaglio di illusioni e sconfitte, ma privo di piani reali e spazi per realizzarsi. 

Il testo di De Vos, autore francese molto apprezzato Oltralpe, accosta tra di loro situazioni lontane ma accomunate dal medesimo significato, il travolgente modificarsi del lavoro e con esso la valanga di cambiamenti circa le modalità occupazionali, le forme di contratto e le ore previste, la temporaneità e il diffuso transitare verso il licenziamento, sia esso motivato da esigenze aziendali o da un senso di personale insoddisfazione. L’autore francese suggerisce di avvicinarsi alla questione lavoro tramite un linguaggio imprevedibile e privo di retorica, presentando scene che potrebbero apparire reali ma che, in verità, sono la superficie di immagini paradossali e intangibili: il tutto contribuisce a creare una commedia contemporanea dalla conseguenze tragicomiche con il ricorso al teatro quale possibile unico rimedio per armonizzare il caotico scontro di forze diverse; il linguaggio della scena, infatti, potrebbe catturare incertezze, rancori e antinomie, realizzando un gioco teatrale dal gusto amaro che, qua e là, lascia spazio a dolci sapori. 

Produzione ACTI Teatri Indipendenti diretta da Beppe Rosso, anche in scena con Ture Magro e Barbara Mazzi per Piccola società disoccupata tre serate di repliche alle 20.45 con biglietti a Euro 14 ed Euro 12: info e prenotazione allo 011.52.17.099 o su www.teatriindipendenti.org.