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Tra spiriti e tempo sospeso, Roberta Caronia è GIULIETTA
a cura di Roberto Canavesi
La poetica creatura di Federico Fellini nella rilettura di Valter Malosti
Torino, al Teatro Astra, da giovedì 10 a domenica 20 giugno 2021
Leggi il suo nome, Giulietta, e non puoi non pensare a Federico Fellini, il padre artistico che proprio a lei dedicò l’unica opera narrativa di una certa consistenza pubblicata a firma del regista riminese: ma Giulietta, inteso in ottica teatrale, è anche il titolo di un progetto che il regista torinese Valter Malosti portò in scena con successo per la prima volta nel 2004 affidando il ruolo della protagonista ad una bravissima Michela Cescon.

Trascorsi quasi vent’anni, in occasione del centenario della nascita del suo autore, nel 2020 Giulietta ritorna con prepotenza a spopolare sui palcoscenici italiani con la voce e le fattezza di un’altra grande interprete come Roberta Baronia cui Malosti affida il compito di far rivivere a teatro la prima idea-soggetto di quello che nel 1965 diventerà il film Giulietta degli spiriti: e cosi, dopo il debutto torinese dello scorsa estate, ecco ritornare al Teatro Astra per dieci giorni di repliche la magia e la poesia di quello che è stata da più parti definito come una sorta di film semilavorato, fase intermedia tra il soggetto e la sceneggiatura scritta tutta in soggettiva come un flusso di coscienza della protagonista: "non si trattava di lavorare su un prodotto finito - precisa Vitaliano Trevisan, autore della versione teatrale - ma su un semi-lavorato: e dal confronto con il film, che Fellini stesso riteneva non completamente riuscito, e con la sceneggiatura, il trattamento risulta vincente, più ricco, con una sua spiccata autonomia".

Monologo di grande intensità e suggestione, la Giulietta diretta da Valter Malosti è tanto una favola contemporanea dai toni mozartiani sull’identità frammentata quanto una lunga e irridente seduta spiritica descritta da chi ci crede almeno un poco, retaggio diretto dell’assidua frequentazione di maghi, veggenti e spiritisti scovati da Federico Fellini e Giulietta Masina in quegli anni un po’ in tutta l’Italia: "e oltre alla parapsicologia - precisa Malosti - evidente in questo testo è la sua vicinanza alla psicanalisi: un modo di convivere con i propri fantasmi che Fellini, dopo averlo maturato alla scuola junghiana di Ernest Bernhard, non abbandonò più". In questa cornice a metà tra poesia e mistero troverà spazio la pista da circo al cui interno troveremo Giulietta, inchiodata come la Winnie di Giorni felici di Samuel Beckett, come una preziosa farfalla raccolta da un entomologo e lì depositata: a farle da cornice i fantasmi di una vita, spiriti aventi inquietanti fattezze di bellissime marionette ed una non meno significativa partitura di suoni.

Produzione TPE-Teatro Piemonte Europa dall’omonimo racconto di Federico Fellini, adattato da Vitaliano Trevisan, Giulietta vedrà in scena Roberta Caronia diretta da Valter Malosti: dieci giorni di repliche al Teatro Astra alle 21, mercoledì alle 19.30, la domenica alle 17, con biglietti a Euro 25 ed Euro 17. Info al 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.
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