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Con il FURORE di John Steinbeck si entra dentro la depressione americana
a cura di Roberto Canavesi
Massimo Popolizio in un recital tra povertà, crisi sociale ed emigrazione
Torino, al Teatro Astra, da lunedì 13 a mercoledì 15 settembre 2021
Da un paio di stagioni è tra i progetti teatrali più apprezzati, spettacolo lirico ed epico, realista e visionario, in cui Massimo Popolizio, servendosi della rielaborazione drammaturgica del neovincitore del Premio Strega Emanuele Trevi, offre corpo e voce al ritratto dell’esodo dei braccianti, sospinti in California dalle regioni centrali degli Stati Uniti negli anni della Grande Depressione: il tutto sullo sfondo di un'epoca storica in cui crisi agricola e sociale attanagliavano il paese minandone le fondamenta economiche e sociali. 

Furore di John Steinbeck, in scena per tre sere al Teatro Astra come succulento antipasto della stagione 2021/22 della Fondazione TPE, affronta di petto il fenomeno migratorio in quello che ancor oggi è giustamente considerato un capolavoro della narrativa americana, romanzo dall'articolata genesi risalente all’estate del 1936 quando il San Francisco News commissiona all’autore una serie di articoli sulla condizione del proletariato rurale immigrato in California. Salito su di un furgone da panettiere, Steinbeck inizia il suo viaggio fra le vallate della California osservando ed annotando con grande attenzione la moltitudine di fantasmi vestiti di stracci e diretti alle piantagioni di uva, mele e cotone, spettri di un’umanità prostrata, sfinita dal lavoro, umiliata.

Tutto questo materiale confluirà un paio di anni dopo in Furore, insignito del Premio Pulitzer nel 1939 e primo tassello di un ricco mosaico produttivo che varrà al suo autore il Premio Nobel nel 1962: "non è un monologo, né teatro narrazione - scrive Popolizio - semmai un racconto commovente di gente disperata che scappa dalla polvere e finisce per morire nelle alluvioni, esattamente come oggi migliaia di persone arrivano dal deserto e muoiono in un mare che non hanno mai visto prima". Analogie affatto forzate con cui riaffermare la ciclicità di una storia che tanto assomiglia alla moderna epopea di schiavi accolti nelle baracche per raccogliere pesche, pere, o pomodori, salvo poi esser allontanati o ributtati in mare una volta esaurita la loro "funzione sociale". E se Popolizio incarna alla perfezione l’ideale story-teller dell’anonimo protagonista di Steinbeck, al caleidoscopio di suoni realizzati dal vivo dal percussionista Giovanni Lo Cascio è affidato l'importante compito di controcanto musicale, parole e suoni per il racconto della più devastante migrazione di contadini della storia moderna dalla dolorosa ed urgente attualità.

Produzione Compagnia Umberto Orsini e Teatro di Roma–Teatro Nazionale, con adattamento di Emanuele Trevi, Furore dal romanzo di John Steinbeck è ideato, diretto ed interpretato da Massimo Popolizio con musiche eseguite dal vivo da Giovanni Lo Cascio: repliche al Teatro Astra lunedì 13 martedì 14 settembre alle 21, mercoledì 15 settembre alle 19.30, con biglietti a Euro 25 ed Euro 17. Info al 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.
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