Quattro giorni di repliche per ogni spettacolo a definire il viaggio in un universo nell'umanità di contadini, pastori o braccianti che lasciavano terra e famiglia per rinascere in una realtà industriale a loro del tutto sconosciuta: in Rumba. L'asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato (repliche martedì 7 e mercoledì 8 ottobre, sabato 18 e domenica 19 ottobre), con le musiche di Gianluca Casadei e la voce fuori campo di Agata Celestini, i due protagonisti vivono in un condominio di periferia e si raccontano quello che succede, riconoscendo nella povera gente del quartiere facce e destini analoghi a quelli di coloro che Francesco incontrò otto secoli fa e che, oggi come ieri, nessuno vede. "Ma perché Francesco ci affascina ancora oggi? - si domanda Celestini - E dove lo ritroveremmo? Tra i barboni che chiedono l’elemosina nel parcheggio di un supermercato? Tra i facchini africani che spostano pacchi in qualche grande magazzino della logistica?".
Nel secondo titolo della trilogia, Pueblo (repliche giovedì 9 e venerdì 10 ottobre, giovedì 16 e venerdì 17 ottobre), con Gianluca Casadei alla fisarmonica e la voce fuori campo di Ettore Celestini, conosceremo Violetta che dal trespolo della sua cassa ogni giorno riceve doni come salami e formaggi, vini e biscotti, tutti omaggi di clienti pronti a colmarla di regali come in un gioco sospeso tra realtà e fantasia. Insieme alla protagonista, ad arricchire il paesaggio umano della narrazione, ecco una senzatetto italiana, una prostituta straniera, un facchino africano alcolizzato, uno zingaro, un padre che insegna alla figlia a rubare e una madre che, giorno dopo giorno, parla sempre meno: ricorrendo ad uno stile misto di ironia e delicatezza, prenderà forma il poetico excursus nelle dinamiche di una vita semplice i cui gesti ordinari e quotidiani diventano protagonisti del dolceamaro racconto capace di svelare la poesia nascosta nelle piccole cose.
Da ultimo in Laika, (repliche sabato 11 e domenica 12 ottobre, martedì 14 e mercoledì 15 ottobre), con Gianluca Casadei alla fisarmonica e la voce fuoricampo di Alba Rohrwacher, Celestini sarà prima un personaggio che abita un appartamento di periferia, con vista su un parcheggio, e poi un barbone di nome Pietro che dorme tra i cartoni: la voce narrante (un ubriacone? un povero cristo qualunque?) informerà Pietro sui prodigi ai quali ha assistito. Nessun miracolo ma piccoli grandi gesti di solidarietà tra gli umili, come la vecchia che insegna alla prostituta che per il sapere e la cultura non serve il denaro, che i libri nelle biblioteche sono gratis e che i musei un giorno al mese aprono le porte anche ai barboni. "Ed è proprio il barbone che dorme nel parcheggio di un supermercato - conclude Celestini - a cucire insieme tutte le storie. L'ultimo tra gli ultimi. L'unico che nemmeno parla. Ma anche quello che, sopravvissuto alla traversata del deserto e del mare, è finito in quel mondo sotterraneo del lavoro che produce per tutti, ma che non è visibile a nessuno”.
Prodotta da Fabbrica srl, Fondazione Musica per Roma, Comitato Greccio 2023 e Teatro Carcano Milano, per La trilogia dei poveri cristi repliche al Teatro Gobetti martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, domenica alle 16 con biglietti ad Euro 28 ed Euro 25. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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