"Nella mia intenzione - dichiara l’ideatrice ed interprete del progetto - c'è il desiderio forte di sradicare parole, testi, versi altissimi dalla loro collocazione conosciuta per restituire loro un senso originario e potente, sicura che la forza delle parole di Dante, togliendole dal canto e dalla storia, ci avrebbe restituito un senso originario, ci avrebbe condotto all’interno delle zone più dense, oscure e magnifiche dell’animo umano": progetto ardito che seguendo un percorso di incontro con alcune delle figure di riferimento, persone fisiche o ideali, (è il caso di Virgilio, del super-Io, di Beatrice/Francesca, del Caos dell’Inferno e del Conte Ugolino) potrebbe avvicinare lo spettatore/ascoltatore all’intima ispirazione originaria della Divina Commedia. Un viaggio che la Guerritore arricchisce di parole "altre", creando un racconto impreziosito da testi di autori, più vicini a noi, per un cocktail di parole e suoni che richiedono solo di esser ascoltati consapevoli di come l’unico rischio sarà quello del "naufragar m’è dolce in questo mare" per poi alla fine "uscir a riveder le stelle".
Prodotto dalla Compagnia Orsini, Dall’inferno all’infinito è un progetto ideato ed interpretato da Monica Guerritore: repliche al Teatro Gobetti sabato 29 e domenica 30 maggio, alle 15.30 ed alle 19.30, con biglietti ad Euro 28 ed Euro 25: in ognuna delle quattro repliche, presentandosi un’ora prima alla biglietteria, saranno disponibili due biglietti "sospesi" messi a disposizione da Monica Guerritore. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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