A questa pagina di storia il lombardo Servomuto Teatro dedica Non un’opera buona, drammaturgia originale, in scena nel fine settimana a Poirino per la stagione promossa dal collettivo torinese Onda Larsen, che partendo da fonti dell’epoca, prova a gettare luce su Lutero di Osborne: figura contrastata ed a lungo dibattuta, Lutero si oppose strenuamente ad un Papato che aveva reso la Chiesa terreno fertile per il mercato di indulgenze e che affrontava in quegli anni la sua ora più buia. Una serata da vivere per ripercorrere il celebre atto di rivolta, primo e soprattutto non ultimo momento storico in cui una manciata di uomini alzano la mano e levano gli scudi in mezzo alla folla in segno di protesta: quali le motivazioni che li spingono ad agire? Quali invece le remore che frenano tutti gli altri intorno a loro a non pronunciarsi, a conformarsi all’ordine precostituito? Ma soprattutto quanto è alto il prezzo che, in nome di una giusta causa, si è disposti a pagare?
Queste ed altre domande saranno al centro dell’indagine teatrale intorno a Lutero, figura cardine negli anni divenuta simbolo del concetto stesso di ribellione: un’onda lunga, quella sollevata dalla ribellione di Wittenberg, giunta fino ai nostri tempi che ancor oggi si interrogano se tutta questa vicenda avesse pochissimo a che fare con la teologia, e se Lutero avesse qualcosa da insegnare a tutti noi, ma anche su quanto sia grande il costo personale da mettere in conto, quanto profonda la caduta e quanto inevitabile la corruzione del potere.
Produzione Servomuto Teatro scritta e diretta da Michele Segreto, con Sara Drago, Roberto Marinelli, Michele Mariniello e Marco Rizzo, per Non un’opera buona appuntamento al Teatro Salone Italia di Poirino sabato 6 novembre alle 21 con biglietti a Euro 10: info e prenotazioni al 351.73.43.492 o scrivendo all’email biglietteria@ondalarsen.org.
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