Pura incarnazione della giovinezza e della ricerca di felicità, i due protagonisti in scena si aggrappano all’esistenza cadendo nella ragnatela della dipendenza di una vita che presto sbatterà loro in faccia la prospettiva più sofferente e dolorosa: "la foresta - scrive il regista Mario De Masi - è il luogo del segreto. Un luogo oscuro dove tutto prende vita e dove tutto va a morire. È il luogo dei ricordi, un ricordo adolescenziale. La morte per overdose di due ragazzi che conoscevo, e che all’epoca avevano la mia età: 18 anni. È passato molto tempo da allora, quasi la metà della mia vita. Quei due ragazzi hanno continuato a vivere nella mente, a dialogare". Da una premessa di vita (non) vissuta prende forma lo spettacolo che rifletterà sulla solitudine generazionale e sulla difficile ricerca dell’altro attraverso una serie di dialoghi in bilico tra il drammatico e l’assurdo dove troveranno spazio riflessioni sulle percezioni alterate dalla droga, sempre al limite tra il reale e l’onirico.
Nella sconfitta dei due giovani, ritrovati abbracciati su un prato nel vano tentativo di massaggiarsi il cuore e trovare un po’ di calore nel freddo autunno di una foresta oscura, risuona l'eco del fallimento di una società spesso incapace di ascoltare le richieste di aiuto di giovani generazioni in totale balia di se stessi, ragazzi e ragazze incapaci di riconoscere i limiti da non superare, e per questo maggiormente esposti al fatidico salto in un baratro dal non ritorno.
Prodotto delle Compagnie I Pesci e Ortika, regia e drammaturgia di Mario De Masi su scrittura scenica e interpretazione di Alice Conti e Fiorenzo Madonna, per La foresta appuntamento al Movicentro ZAC! di Ivrea sabato 18 marzo alle 21.30 con ingresso a Euro 12 ed Euro 9: prenotazione biglietti consigliata ai numeri 338.37.81.032, 338.76.25.380, o acquisto direttamente la sera dello spettacolo, con programma completo sul sito www.morenica.org.
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