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Lo scontro tra regine nella MARIA STUARDA di Friedrich Schiller
a cura di Roberto Canavesi
Davide Livermore porta in scena la sovrana scozzese Maria Stuarda e sua cugina Elisabetta d’Inghilterra
Torino, al Teatro Carignano, da martedì 24 gennaio a domenica 5 febbraio 2023
Se per i reali britannici i tempi attuali non sono dei migliori, non molto diversamente andava in passato quando pullulavano attriti e confronti a scandire la vita di corte: per averne conferma si consiglia Maria Stuarda di Friedrich Schiller, diretta da Davide Livermore, in scena al Teatro Carignano per la stagione dello Stabile torinese: scritto nel giugno dell’Ottocento, il dramma ha per protagoniste la regina scozzese Maria Stuarda e sua cugina Elisabetta d’Inghilterra, la prima prigioniera della seconda, entrambe impegnate in una lotta per la corona destinata a trasformarsi in uno scontro a tutto campo segnato dall’invidia al martirio, dall’insulto alla preghiera, per una battaglia epica che influenzerà le future sorti non solo dell’Inghilterra, ma dell’Europa e del mondo.

"Schiller è l’uomo di teatro – scrive Livermore - che ha compreso quanto una delle cose fondamentali per creare vertigine in una società sia partire da storie straordinarie e dalla qualità del racconto di queste storie: le sue sono storie all’interno delle quali si trova davvero tutto. Con molteplici livelli di comprensione, a partire proprio dall’intreccio, che si dipana con colpi di scena capaci di ispirare gli autori dei feuilleton ottocenteschi o gli sceneggiatori delle serie Netflix": Laura Marinoni ed Elisabetta Pozzi a sere alterne si scambiano i ruoli delle due protagoniste, alimentando così un gioco virtuosistico per affermare come due opposti siano spesso la stessa cosa, e come questa cruenta dualità non sia altro che un riflesso dell’uguale, dando vita ad un susseguirsi di "colpi di teatro" scena dopo scena.
Il tutto reso possibile dalla riconosciuta capacità dell’autore di far entrare all’interno del racconto una profonda indagine sull’animo umano, sulle emozioni di ciascuno di noi, financo sulla figura della donna: "Elisabetta I ad esempio – conclude il regista torinese - vista oggi, è incredibilmente diversa da quella che poteva sembrare ad artisti di quaranta o cinquanta anni fa. Stiamo vivendo cambi epocali, sia per la definizione dei sessi che per la nuova considerazione dei ruoli che i sessi stessi hanno all’interno della società".
Ed ancora il tema religioso, motore trainante l’intera vicenda nel personaggio di Mortimer, geniale invenzione di Schiller, capace di alternare gli equilibri del racconto nel suo porsi come perfetta incarnazione dell’idea di tempo e del suo fluire, ma anche carattere combattuto profondamente devastato dalla bellezza della fede cristiano-cattolica romana.

Produzione Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e CTB Centro Teatrale Bresciano, Maria Stuarda di Friedrich Schiller diretto da Davide Livermore vedrà in scena Laura Marinoni, Elisabetta Pozzi e Gaia Aprea, Linda Gennari, Giancarlo Judica Cordiglia, Olivia Maniscalchi, Sax Nicosia e Giua: due settimane di repliche al Teatro Carignano martedì, giovedì e sabato  alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30, con biglietti ad Euro 37 ed Euro 34. Info allo 011.51.69.555 o all’800.235333 con vendita online su www.teatrostabiletorino.it.
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