immagine home.jpg
E se provassimo a riscrivere la storia con LUCREZIA?
a cura di Roberto Canavesi
Anteprima dell’ultima produzione Tangram Teatro per ColtivaTo Festival Internazionale dell’Agricoltura di Torino
Torino, al Conservatorio "Giuseppe Verdi", sabato 1 aprile 2023
Se a luci spente qualcuno lo potrebbe definire un falso storico come ardita provocazione, o forse più semplicemente il più classico dei "pesci d’aprile", il nuovo progetto del torinese Tangram Teatro dal titolo Lucrezia rimescolerà le carte della storia proponendo una rilettura del tutto inaspettata del personaggio di Lucrezia Borgia: in scena al Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Torino, all’interno della prima edizione di ColtivaTo Festival Internazionale dell’Agricoltura di Torino, il progetto curato da Ivana Ferri intende da un lato rileggere il personaggio storico con l’intento dichiarato di sottrarla alla leggenda e alla condanna morale, dall’altro riaffermarne il ruolo di grande modernità, imprenditrice ante litteram capace di sopravvivere in un universo maschile di potere e sopraffazioni, ed in grado di concepire un metodo imprenditoriale efficace e modernissimo per convertire terre paludose in un sistema produttivo.

Servendosi dell’attenta ricerca storica e documentale della studiosa americana Diane Yvonne Ghirardo, si arriva alla definizione di un ritratto assai distante dall’iconografia classica di sterminatrice di uomini che i libri di storia hanno tramandato nei secoli: "nel dialogo con la sua piccola Isabella che nascerà da lì a poco - è scritto nella presentazione - si dipana il racconto della sua vita e si svela un volto nuovo, lontano dal luogo comune che l’ha imprigionata. Una figura femminile, lontana dallo stereotipo che l’accompagna, finalmente restituita alla storia come protagonista del proprio tempo, emblema di quel lungo percorso verso la parità di genere non ancora concluso”. Figlia illegittima di Papa Alessandro VI e sorella del cardinale Cesare Borgia, uno dei più spregiudicati e sanguinari uomini di potere del nostro Rinascimento, forte di un indiscusso fascino Lucrezia è sin dalla giovane età pedina da usarsi come merce di scambio sullo scacchiere politico europeo per consolidare nuove alleanze attraverso matrimoni combinati: e se le prime nozze da tredicenne sono annullate per convenienze politiche, il secondo matrimonio termina con l’uccisione del marito con mandante il fratello Cesare. Eventi decisivi per connotarla con quell’aurea di avvelenatrice destinata a consolidarsi nell’Ottocento nell’opera letteraria di Alessandro Dumas e di Victor Hugo, per arrivare all’opera lirica di Gaetano Donizetti: sarà solo nei primi anni del Novecento che, grazie a nuove ricerche storiche documentali, Lucrezia Borgia inizierà a vedere il suo nome riabilitato, o per lo meno analizzato sotto una diversa prospettiva. 

"Nella sua tormentata vita - spiegano i curatori del progetto - ha imparato a destreggiarsi in un mondo insidioso e buio, ha imparato anche ad amministrare le finanze. Addirittura il Papa Alessandro VI le affidò, tra la generale indignazione di tanti, l’amministrazione del Vaticano durante un suo periodo di assenza". Nomea di "femme fatale" a parte, la vera Lucrezia si scopre così essere la donna pronta a più riprese ad acquistare bestiame, a trafficare nel pellame, nel frumento e in altri prodotti agricoli, ad avviare significative attività di bonifiche dei terreni paludosi, dotando di case i contadini e fornendo loro tutti gli attrezzi agricoli necessari: "a noi - conclude Ivana Ferri - piace immaginarla percorrere quelle terre che diventeranno le sue terre a bordo del bucintoro, un’imbarcazione che navigava i canali paludosi e malsani. Piace pensarla amata ed acclamata dai contadini e dal popolo di Ferrara. Uno dei primi esempi di riscatto delle figura femminile della storia".

Produzione Tangram Teatro con scrittura e direzione scenica di Ivana Ferri, sulle ricerche storiche della prof.ssa Diane Yvonne Ghirardo dell’University of Southern California di Los Angeles, Lucrezia vedrà in scena Patrizia Pozzi con scene e luci di Lucio Diana: al Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Torino sabato 1 aprile alle 21 con ingresso libero fino ad esaurimento posti. Informazioni scrivendo all’email infocoltivato@stilema-to.it o contattando il numero 011.56.24.259.
  • LUCREZIA  - nella foto Patrizia Pozzi.jpg
    LUCREZIA - nella foto Patrizia Pozzi.jpg
    archivio
    cookie law
    privacy