“Gli equivoci che danno vita alla storia - scrive Binasco - non sono però voluti solo da un festoso gusto teatrale, ma sono il risultato di una patologia tutta umana: il protagonista, Lelio, con le sue continue menzogne, innesca un meccanismo perverso e inesorabile che lo porterà alla rovina, al violento allontanamento dalla società in cui tenta disperatamente di inserirsi”: una commedia su vizi e deformazioni dell’uomo con protagonista Lelio, un disadattato finito ai margini della società, abbandonato da tutto e da tutti, perennemente impegnato in una guerra contro quel mondo ipocrita e piccolo borghese dalle cui convenzioni non riesce a liberarsi. Una non adattabilità amplificata dalla galleria umana di personaggi che circonda Lelio, uomini e donne incapaci di sottrarsi ad un radicato conformismo su cui si abbattono i ridicoli effetti delle menzogne: “tratteremo Goldoni - conclude il regista - così come abbiamo trattato Shakespeare: cercando di evidenziarne al massimo la forza poetica, i sentimenti più coinvolgenti e la contemporaneità”.
Con un bel salto in avanti ci si sposta al Teatro Gobetti per I vicini di Fausto Paravidino in cartellone da martedì 29 marzo a domenica 3 aprile (biglietti ad Euro 27 ed Euro 24): anche in scena con Iris Fusetti, Davide Lorino, Barbara Moselli e Sara Putignano, l’attore e regista genovese si confronta l’idea della paura, sentimento atavico analizzato nelle sua dimensione reale come immaginaria, concreta come astratta. “In un’atmosfera rarefatta e sospesa - scrive Paravidino - due giovani coppie si incontrano e si scontrano tra le mura domestiche. Lui sente dei rumori provenire dal pianerottolo. Cercando di non farsi sentire va a guardare dallo spioncino. I rumori cessano. Ritorna al suo posto”. Non appena Greta torna a casa l’uomo riferisce dello strano incontro ravvicinato con i vicini, presenze misteriose ed inquietanti in grado di atterrire il giovane; Greta, lato suo, non ha nessuno timore ed è anzi animata da un curioso desiderio di conoscenza. A spaventare la donna, piuttosto, è la vecchia che vede di notte: ma chi è, veramente, questa donna? “E’ la vicina - conclude Paravidino - che c’era prima che arrivassero i nuovi vicini. La vicina che c’era prima di morire. È un sogno? No. È un fantasma?”.
Inseriti all’interno della programmazione dello Stabile torinese, per entrambi i titoli repliche martedì e sabato alle 19.30, mercoledì, giovedì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30: info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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