Restituzione scenica senza parole per una finissima partitura di piccole farse ed episodi fatta solo di gesti, suoni, rumori e oggetti attraverso una mimica semplice e poetica, in bilico tra una trasognata levità e l’inquietante ineluttabilità dell’insensata storia raccontata: Abbiati e Morganti sono anche gli autori dello spazio scenico, sorta di circo edificato pezzo per pezzo, utilizzando oggetti e materiali di recupero, pieno zeppo di cianfrusaglie che assumono forme diverse e su cui domina un letto, sovrastato da una testata decorata con un gatto che urla, con accanto un abat-jour, la ruota di una bicicletta, un contrabbasso, una sedia, una stampella.
"Leggendo Kafka - spiega Abbiati - ho visto che le grandi opere posso essere adoperate agilmente da tutti. Ho immaginato uno sperduto clown collocato in un circo, consapevole del fatto che il comico messo in relazione con il dramma può essere più esplosivo": nasce così una storia drammatica raccontata in modo leggero con il pubblico invitato a vedere l’inesorabile sotto forma di meccanismo che lavora continuamente che scava e morde. Di volta in volta poliziotto e carceriere, giudice, accusato e accusatore, in un turbinio di facce, ammiccamenti, suoni registrati e strumenti suonati dal vivo, l’attore in scena arriva alla costruzione di un chiacchiericcio indistinto di segni che si fa teatro, e dove i silenzi sono parte integrante della partitura drammatica che guida lo spettatore a riflettere sulla giustizia per ridere compassionevolmente sul senso di un processo ingiusto che riguarda tutti.
Produzione Teatro Metastasio di Prato e Fondazione TPE – Teatro Piemonte Europa, in collaborazione con Armunia residenze artistiche, Circo Kafka vedrà in scena Roberto Abbiati diretto da Claudio Morganti: repliche alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani giovedì 16 venerdì 17 dicembre alle 20.45, sabato 18 e domenica 19 dicembre alle 17.30, con biglietti a Euro 25 ed Euro 17. Info al 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.
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