Ideato e diretto da Francesco Sgrò, lo spettacolo è una produzione collettiva, immaginata come esito finale di un intenso lavoro di gruppo, tesa ad indagare la relatività delle forme storiche della bellezza e l'universalità del nostro bisogno di esclamazioni: "l’universo è strano, molto fisico - è scritto nella presentazione - nessun numero, nessun apparato. Ma una costante ricerca di volo. Nessuno ha potere sulla bellezza, la bellezza è qualcosa di inquietante, che ci trafigge, che ci scuote, la bellezza non si conforma".
La sera successiva, sabato 9 aprile, il toscano Cantiere Artaud porterà in scena il suo L’eco della falena, con Davide Arena e Sara Bonci diretti da Ciro Gallonano: ispirandosi alla vita e alle opere di Virginia Woolf, in scena troveranno spazio un insieme di anime in attesa pronte a svelarsi nella loro melanconica natura con una donna a far da guida nei meandri della propria stanza, ideale rappresentazione del suo mondo interiore. Sul fondo della scena ci saranno due grandi porte chiuse, metafora del futuro, che la figura femminile sarà incapace di aprire salvo poi scoprire come dietro di esse si nasconda la personificazione della memoria: "una ricerca sul tempo - scrivono gli autori del progetto - inteso come ricordo, memoria felice e traumatica, che si fa assenza e mancanza, un tempo che scorre e porta via le persone care, che cura e invecchia il corpo, che trasforma le azioni in abitudine, un tempo che vorremmo possedere con violenza, ma che scivola dalle mani e si fa spesso paura del futuro in quanto ignoto".
Tutti gli spettacoli del ciclo Differenti sensazioni sono ad ingresso libero ed avranno inizio alle ore 21: informazioni e prenotazioni all’email organizzazione@stalkerteatro.net o al numero whatsapp 011.588.18.53.
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