"Per questo motivo il materiale letterario che abbiamo scelto - spiega Fabio Condemi - è tratto dalle sceneggiature (…) Quello che ci interessa esplorare non è il suo cinema, il prodotto definitivo delle sceneggiature, ma il suo sguardo. Trovandoci in una fase in cui siamo sottoposti ad una saturazione violentissima delle immagini, quella di Pasolini è una visione lenta e profonda sul mondo, sui volti, sulla natura, sulla grazia e la vitalità nascoste nelle cose, nei gesti, nei momenti": in scena si materializzerà un’approfondita analisi non sul prodotto finale ma su ciò che viene prima della messa in scena, sull’irrealtà e sull’assenza della rappresentazione, sul potere delle parole e sulle immagini che esse possono evocare.
Al centro del percorso una drammaturgia tra prosa, poesia e video immaginata secondo un disegno circolare dalla nascita, passando per l’età puberale a quella adulta, per poi tornare alla terra, inizio e fine, itinerario tracciato per riflettere sui temi cari dello scrittore: uno sguardo in continuo movimento pieno di echi antichissimi e sempre pronto a cogliere attorno a sé autentici momenti di grazia e di vita. "Si comincia - conclude Condemi - col bambino Edipo che vede il mondo, la luce, la natura, sua mamma per la prima volta e si prosegue con lo sguardo antico e religioso di Medea sul mondo del Centauro, arrivando fino allo sguardo su un’Italia imbruttita dal nuovo fascismo consumista".
Produzione Centro di Produzione Teatrale La Fabbrica dell’Attore - Teatro Vascello, Teatro Comunale Giuseppe Verdi – Pordenone e Teatro di Roma - Teatro Nazionale, Questo è il tempo in cui attendo la grazia da Pier Paolo Pasolini vedrà in scena Gabriele Portoghese diretto da Fabio Condemi: al Teatro Astra da giovedì 7 a sabato p aprile alle 21, domenica 10 aprile alle 17, con biglietti a Euro 25 ed Euro 17. Info al 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.
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