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Ai nastri di partenza l’estate teatrale di SUMMER PLAYS
a cura di Roberto Canavesi
I primi titoli della rassegna con protagonista il territorio torinese
Torino, al Teatro Gobetti, da martedì 21 a sabato 25 giugno 2022
La compilation estiva dello Stabile torinese ha le note di Summer Plays, cartellone di titoli in programma al Teatro Gobetti con in scena realtà del territorio cittadino cui è offerta per una sera la possibilità di presentare i propri spettacoli: l’apertura dei lavori, martedì 21 giugno, è affidata a La Forza Nascosta. Scienziate nella Fisica e nella Storia diretto da Gabriella Bordin, e portato in scena da Elena Ruzza insieme al soprano Fé Avouglan, con al pianoforte Diego Mingolla.

Prodotto dall’Associazione Almateatro e dall’Associazione TerraTerra, lo spettacolo offre una visuale sulla Fisica del ‘900 attraverso gli occhi di quattro scienziate che ne sono state protagoniste, Marietta Blau, Chien-Shiung Wu, Milla Baldo Ceolin e Vera Cooper Rubin: un viaggio nelle loro storie di donne prima, e di studiose poi, dal quale traspare il tessuto comune dal forte valore intellettuale ed umano, alchimia tra talento e determinazione che le ha portate a raggiungere risultati scientifici fondamentali per la comprensione della natura. Dagli studi sui metodi innovativi per rivelare l’essenza dei processi nucleari agli esperimenti sulle loro simmetrie nascoste, dalla natura sfuggente dei neutrini all’osservazione di galassie lontane, un percorso non senza difficoltà che si autoalimenta di coraggio e passione, mescolando la donna alla studiosa: "per raccontare le vite delle quattro scienziate - scrive la regista Gabriella Bordin - così intense sul piano scientifico e umano e così immerse nella storia del ‘900, è stato necessario trovare un equilibrio tra la pagina documentaria e la pagina poetica. Si è raggiunto attraverso il canto, che affianca la parola in un dialogo continuo, attraverso la scrittura di alcuni concetti scientifici in forma poetica e anche con i vortici, momenti musicali di parole e suoni che creano un ambiente sonoro alto e solenne".

Quarantotto ore dopo, giovedì 23 giugno, Irene Ivaldi e Lamberto Curtoni al violoncello saranno protagonisti per il Teatro di Dioniso in Ho sognato di restare, primo studio liberamente ispirato a Casa di giorno, casa di notte del Premio Nobel Olga Tokarczuk: la voce di un’attrice e la note di un musicista incarneranno le due voci di un percorso teatrale musicale nella poetica di Olga Tokarczuk, liberamente interpretata, in quello che intende essere una prima indagine sul concetto di limite, di un confine che se non possiamo valicare possiamo almeno sorvolare spaziando in quella terra di nessuno tra realtà da fantasia, tra passato da presente, tra bene e male. "Sono state buone nottate - scrive Irene Ivaldi - quelle spese a leggere Casa di giorno, casa di notte. Perché dunque al mattino non ricordavo più tutto ciò che mi aveva appassionato poco prima? I sogni avevano scalzato le parole del libro e si erano poi dileguati, come fanno spesso, per evitare forse di non essere presi sul serio. Erano rimasti al loro posto un umore e la sensazione di aver perso qualcosa. Aveva a che fare con questo, il romanzo: l’importanza della materia onirica per investigare sul tessuto che è la vita".
Si arriverà alla scoperta di come alcuni sogni non svaniscano al risveglio ma siano in grado di determinare le scelte diurne, come nel caso di una donna che si mette in viaggio alla ricerca di qualcuno che compare solamente durante il sonno ma della cui esistenza lei è fermamente convinta: o ancora sogni ad occhi aperti che ci aiutano a penetrare la cortina grigia che ora riveste l’Europa dell’Est, e a dare speranza nel futuro.

In chiusura della prima tripletta di Summer Plays, sabato 25 giugno, spazio a Something About You. Quel che rimane di Francesca Garolla diretto da Alba Maria Porto ed interpretato da Mauro Bernardi, Roberta Lanave ed Irene Ivaldi, con Maria Valentina Chirico all’harmonium: LUI e LEI sono due figli che tentano di dare voce a una madre rinchiusa nel silenzio, una donna che non sa più parlare, sprofondata in una dimensione "altra" in cerca delle parole che possano esprimere i suoi sentimenti, abitante di un tempo muto, un eterno presente in dialogo con il passato, tempo dei ricordi. Da una parte due figli, dall’altra una madre, fragilissima creatura in perenne e silenziosa lotta con quel passato diventato per lei eterno presente, il cui unico momento di sollievo sono le telefonate con l’amica Lina, capace di compatirla e comprenderla: alternando la scrittura della Garolla alla lettura del diario originale, prenderà forma in scena il rapporto tra genitori e figli, tra ricordi di ieri e realtà di oggi, facendo emergere la fragilità delle relazioni in una continua richiesta di amore che non trova risposta.
"L’obiettivo della creazione artistica - è scritto nella presentazione - è valorizzare la memoria attraverso i racconti autobiografici e le testimonianze di archivio, arricchendo l’offerta culturale contemporanea e coinvolgendo professionisti del mondo dell’arte e della cultura, nell’obiettivo di diffondere nuovi e originali prodotti artistici a partire dal patrimonio di documenti custoditi all'interno degli archivi": non a caso l’intero progetto è partito da un’indagine di storie femminili approdata alla scoperta del diario Per tutte le Beppe! di Santuzza Lischi Coradeschi conservato presso l’Archivio diaristico di Pieve S. Stefano. Vera e propria opera letteraria con l’autrice ripercorrere il tentativo di uscire da una depressione, il senso di colpa verso la famiglia e la forte vicinanza che la lega alle compagne di sventura incontrate nel corso del tempo.

Per tutte le serate di Summer Plays inizio previsto alle ore 21 e biglietto unico a Euro 5 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.

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