Se i giorni del lockdown sono stati duri e difficili per ogni persona, immaginiamo cosa abbia potuto significare interrompere attività e contatti sociali per un autore ed attore comico: una sessantina di giorni chiuso in casa che Alessandro Benvenuti, in scena nel fine settimana al Teatro Erba per la stagione della Grande Prosa, sceglie di raccontare in Panico ma rosa, divertente viaggio nella mente di un comico che, nel cercare un nuovo senso della vita per non impazzire, reinventa il passato di chierichetto, stabilisce inediti e proficui rapporti con tortore e passerotti, con merli, cornacchie e gabbiani.

Drammaturgicamente parlando di genere Po Ca Co, Poetico Catastrofico Comico, Panico ma rosa è una sorta di diario che racconta l’isolamento obbligatorio di un autore-attore che, privato del suo naturale habitat, il palcoscenico, decide di uscire dalla sua proverbiale ritrosia e raccontarsi per la prima volta pubblicamente e con disarmante sincerità come persona: sogni e bisogni, ricordi e crudeltà, fantasie e humor, un racconto a tutto campo che mescola sogni e aneddoti di un uomo/artista intento a rinascere a nuova vita digerendo i fantasmi che lo hanno abitato con la spudoratezza che solo gli adulti stufi di essere tali possono vantare. Personale tentativo di esorcizzare ansie e paure di un periodo del tutto inaspettato, il recital di Benvenuti, attraverso una comica forza eversiva, è il tentativo di tornare bambino, anzi, bambinaccio, nell’attesa di quel silenzio che prima o poi attende in un punto imprecisato tutti gli esseri umani.

Produzione Arca Azzurra scritta, diretta ed interpretata da Alessandro Benvenuti, per Panico ma rosa repliche al Teatro Erba sabato 26 marzo alle 21, domenica 27 marzo alle 16, con biglietti da Euro 22,50 ad Euro 24,50. Info e prenotazioni allo 011.66.15.447 o su info@torinospettacoli.it.