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Le Antigoni di oggi al centro de ANTIGONE E I SUOI FRATELLI
a cura di Roberto Canavesi
Prima nazionale per la rilettura di Gabriele Vacis dalla tragedia di Sofocle
Moncalieri, alle Fonderie Limone, da martedì 10 a domenica 22 gennaio 2023
Il nome di Antigone richiama alla memoria il personaggio di Sofocle in cui ci si è imbattuti sui libri di scuola o a teatro assistendo alla celebre tragedia: tuttavia la figura della figlia e sorella ribelle, pronta a sfidare la ragione delle leggi pur riaffermare la ragione del cuore, è ancor oggi sinonimo di libertà e coraggio in una missione, quella sì fuori dal tempo e dallo spazio, che la vuole parente stretta di una gioventù consapevole, assertiva e capace di opporsi al potere precostituito e ai compromessi. 
Partendo da queste premesse Gabriele Vacis, con i ragazzi e ragazze dell’Associazione culturale PEM, ha immaginato e realizzato Antigone e i suoi fratelli, non ennesima messa in scena dell’originale sofocleo semmai fitta rete di rimandi alla storia di questo personaggio alla ricerca della "sostanza pesante della fraternità".

In scena alle Fonderie Limone di Moncalieri per la stagione dello Stabile torinese, la rilettura del regista torinese è un viaggio all’interno dei tragici, dai Sette a Tebe di Eschilo, passando per i testi sofoclei, per arrivare a Fenicie di Euripide: testi in cui la giovane protagonista ricerca e si impegna nella definizione di una profondità nel rapporto con i fratelli, Eteocle, Polinice e Ismene. "Sono molte le occasioni - scrive Vacis - per riflettere sugli altri due pilastri della civiltà occidentale: la libertà e l’uguaglianza. Lo sapevano bene anche i rivoluzionari francesi per i quali libertà e uguaglianza senza fraternità finiscono in dispute e conflitti. Le grandi ideologie novecentesche si fondavano sulla libertà o sull’eguaglianza, separandole. E questo ha provocato guerre di cui forse abbiamo perso memoria".
La lezione della classicità attraverso i grandi tragici risiede nell’idea di come la fraternità, se isolata dagli altri due valori, sia destinata a condurre alla rovina, come proprio la parabola di Antigone ci insegna: quale dunque il reale significato dell’essere fratelli? E basterà la ricomposizione di fratellanza con libertà e uguaglianza a garantire il mantenimento di un ordine sociale fondato su pace e concordia? Per cercare risposte a questi interrogativi spazio ai giovani componenti dell’Associazione culturale PEM, acronimo di Potenziali Evocati Multimediali, giovani attori ed attrici diplomati alla Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino decisi a unire i propri sforzi come novelli Antigone ed Ismene, Eteocle e Polinice, alla ricerca delle possibili strade per mantenersi il più possibili vivi e liberi, pur all’interno di un presente, e forse anche di un futuro prossimo, affatto semplice e lineare.

Produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, in collaborazione con Associazione culturale PEM, adattamento e regia di Gabriele Vacis, Antigone e i suoi fratelli vedrà in scena Davide Antenucci, Andrea Caiazzo, Chiara Dello Iacovo, Pietro Maccabei, Lucia Raffaella Mariani, Eva Meskhi, Erica Nava, Enrica Rebaudo, Edoardo Roti, Letizia Russo, Daniel Santantonio, Lorenzo Tombesi, Gabriele Valchera e Giacomo Zandonà: due settimane di repliche alle Fonderie Limone di Moncalieri dal martedì al venerdì alle 20.45, il sabato alle 19.30 e la domenica alle 17.30, con biglietti ad Euro 28 ed Euro 25. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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