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Leo Muscato racconta il suo `Come vi piace`.
Torino: al Teatro Carignano, da martedì 17 maggio a domenica 5 giugno 2016, la nuova produzione dello Stabile torinese.
Commedia tra le più note del corpus scespiriano, As you like it non conosce il trascorrere del tempo, ricca com’è di quella carica di poesia e divertimento che l’hanno resa sin da subito una macchina teatrale prossima alla perfezione: il microcosmo del Ducato e quella della foresta di Arden incarnano ancor oggi due differenti visioni della vita, per molti aspetti opposte tra di loro, con la rappresentazione di altrettanti mondi in evidente contrasto. A curare la traduzione, l’adattamento e la regia dell’allestimento prodotto dal Teatro Stabile di Torino–Teatro Nazionale, in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese, sarà Leo Muscato, regista e drammaturgo dalla già ricca esperienza nel mondo della prosa e della lirica: a lui, originario di Martina Franca ma poi diventato cittadino del mondo, abbiamo rivolto alcune domande nei giorni precedenti l’atteso debutto torinese.
Quali le modalità utilizzate nell’approcciare ad un grande classico del teatro del Bardo, la cui fortuna scenica si potrebbe definire avara di soddisfazioni, almeno per quanto attiene la scena italiana?
Premetto che da alcuni anni ho sviluppato una vera e propria passione per le commedie shakespeariane che reputo miniere teatrali di straordinario valore: detto ciò, As you like it è sempre stata vittima di una sorta di pregiudizio legato ad una possibile idea di mondo pastorale. L'atmosfera modello arcadia, peraltro presente, è però solo un'ambientazione, un contenitore, al cospetto della quale si deve lavorare consapevoli di come ci siano i presupposti per far esplodere un'infinità di risorse riconducibili all'immaginazione. La stessa foresta di Arden identificata come territorio francese, a ben vedere della Francia non ha praticamente nulla: sono dell'idea che quanto arrivato a noi sia un materiale drammaturgico che potrebbe essere letto come un canovaccio, la cui rappresentazione richiede pertanto un grande spazio da lasciare all'improvvisazione. Un'idea che applico tanto a questo copione quanto alla maggior parte delle commedie scespiriane, con particolare riferimento allo sviluppo delle parti comiche”.
 
Come spesso succede in molte pagine del teatro scespiriano, anche in Come vi piace tragedia e commedia sembrano andare a braccetto: un confine molto sottile di continuo attraversato da personaggi di assoluta forza teatrale. Quali le tue riflessioni al proposito?
As you like it è una commedia con un valore politico molto forte nella rappresentazione di due mondi diversi che procedono in parallelo: se l'inizio ha toni decisamente seri con la corte abitata da un usurpatore che ha cacciato il legittimo sovrano, poco dopo irrompe la magia della foresta di Arden, luogo di pura invenzione con il tempo sospeso, e dove ogni personaggio può impegnarsi alla ricerca della felicità. Il limite tra dramma e commedia è sempre molto labile, all'insegna di un'alternanza di cinque diversi affreschi pronti a regalare momenti di pathos e commozione, come sequenze all'insegna del grande divertimento”.
 
Quali, a tuo giudizio, le tematiche ad oggi maggiormente attuali che oggi possono risaltare nella lettura e nella rappresentazione del testo?
Valgano su tutti due esempi: sconcertante, per così dire, è il personaggio di Jacques, il malinconico, attivista ambientale ante-litteram che detesta senza mezzi termini chi uccide gli animali per cibarsene o anche solo per sport. Ed ancora, contrapposta a lui, la figura del buffone all'insegna del si salvi chi può, fautore di una visione della vita totalmente opporta all'ìnsegna di un approccio esistenziale molto egoista, anch'esso molto moderno”.
 
La compagnia che dirigi annovera nomi di consolidata esperienza come Eugenio Allegri, Michele Di Mauro e Mariangela Granelli, ma anche un nutrito manipolo di giovani attori per la cui crescita professionale questo progetto può rappresentare una tappa significativa: quali le sensazioni avute nel lavorare con un gruppo, per così dire, trasversale?
Ogni singolo nome del cast me lo sono andato a cercare, uno per uno, fermamente convinto di come l'idea di personaggio che volevo portare in scena potesse esser realizzata solo da quell'interprete. Questo vale per gli attori di maggiore esperienza come per il gruppo di giovani: se è oggettivamente vero che il cast risulta anagraficamente composito, questo riflette la personale convinzione di come i ruoli adulti dovessero esser interpretati da attori più maturi, e quelli giovani da interpreti di età adatta alla parte. Lavorare con loro è stata forse l'esperienza più agevole del mio percorso registico, tanta e tale l'armonia registrata sin dal primo giorno delle prove: sono convinto che il successo di uno spettacolo dipenda anche, se non soprattutto, dalla ferma volontà di remare tutti insieme nella medesima direzione”.
 
Dopo il debutto torinese, replicherete a luglio per il Festival shakespeariano di Verona per poi volare in autunno in Cina con cinque date tra Pechino e Shangai: il teatro diventa così strumento di promozione di un’idea culturale che, in tempi non certo facili, può rappresentare un’importante risorsa. Speranza concreta o semplice utopia?
A mio parere si è gia perso troppo tempo senza che due o più mondi lontani abbiano avuto la possibilità di entrare in contatto tra di loro: sono fortemente convinto che si dovrebbe coprodurre di più tra enti di differente nazionalità e formazione culturale, per abbattere ponti e definire nuove sinergie. Se nell'opera lirica tutto ciò è attuato con maggior facilità, arrivando spesso alla definizione di legami a doppio filo che consentono un reciproco interscambio, nel mondo della prosa si rischia di rimanere sempre e solo attorno al proprio ombelico, precludendo aperture a nuovi orizzonti. Nel caso specifico, sapere che questo spettacolo sbarcherà in Cina ha senza dubbio influenzato il nostro lavoro per il quale si è pensato ad una dimensione più internazionale con una serie di messaggi adatti anche ad una tipologia di spettatore che non necessariamente corrisponda ai nostri tradizionali canoni”.
 
Il Come vi piace diretto da Leo Muscato vedrà in scena Eugenio Allegri, Matteo Baiardi, Giulio Baraldi, Dario Buccino, Vittorio Camarota, Michele Di Mauro, Marco Gobetti, Mariangela Granelli, Daniele Marmi, Silvia Giulia Mendola, Laura Pozone e Beatrice Vecchione: repliche martedì e sabato alle 19.30, mercoledì, giovedì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30 con biglietti ad Euro 36 ed Euro 30. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.

 
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